La parola "marketing" viene spesso utilizzata in senso dispregiativo.
Strategie per manipolare, per fregare le persona, o vendere roba inutile, improponibile.
Il fatto è, che se davvero così fosse, quando si tratta di fare marketing di noi stessi, saremmo davvero nei guai.
Significherebbe ammettere dentro di te che hai bisogno di "manipolare" per farti scegliere, altrimenti non succederebbe.
Hai bisogno di ingannare, e questo credo sia una convinzione difficile da portare avanti.
Ed ancora, come fare promozione personale se pensi "non mi so vendere" o se sei a disagio anche con l'idea di "doverti vendere".
No, non si può.
Infatti il marketing non è ingannare o manipolare o vendere.
Prendi un martello.
Michelangelo ci ha scolpito la Pietà, e poi c'è chi su quella stessa meravigliosa statua il martello l'ha usato per distruggerla.
Il marketing è uno strumento, sta a te saperlo usare.
Qualunque cosa può essere utilizzata a vantaggio tuo e di altri, eticamente, o in modo opposto, con tutte le sfumature da un estremo all'altro.
L'etica, o la manipolazione, non sta nello strumento, ma nella persona.
Ultimamente ho proposto ad un cliente di utilizzare proprio un ottica di marketing.
L'obiettivo era "creare nuove amicizie".
Il bisogno di avere amici è molto forte soprattutto in chi cambia città o paese, e non può più contare in quella rete relazionale che la maggior parte delle persone intorno a noi sembra avere.
Allora andiamo in giro col bisogno, chiedendo ad altri, da bisognosi, di riempire quel bisogno.
Che immagine ti richiama questa idea?
Di gioia o di tristezza, di forza o debolezza?
La mia proposta è stata proprio fermarsi a fare l'inventario di cosa offri tu, quella che in termini tecnici chiamiamo analisi swot, più semplicemente punti di forza e debolezza.
Così, ci riappropriamo del nostro VALORE ed è quello alla base del marketing.
Noi non vendiamo noi stessi, noi scambiamo valore.
Senza scambio non ci può essere relazione.
Recupera dentro di te il valore che offri e mettilo nella relazione.
Leggi anche Al tavolo del personal branding
Strategie per manipolare, per fregare le persona, o vendere roba inutile, improponibile.
Il fatto è, che se davvero così fosse, quando si tratta di fare marketing di noi stessi, saremmo davvero nei guai.
Significherebbe ammettere dentro di te che hai bisogno di "manipolare" per farti scegliere, altrimenti non succederebbe.
Hai bisogno di ingannare, e questo credo sia una convinzione difficile da portare avanti.
Ed ancora, come fare promozione personale se pensi "non mi so vendere" o se sei a disagio anche con l'idea di "doverti vendere".
No, non si può.
Infatti il marketing non è ingannare o manipolare o vendere.
Prendi un martello.
Michelangelo ci ha scolpito la Pietà, e poi c'è chi su quella stessa meravigliosa statua il martello l'ha usato per distruggerla.
Il marketing è uno strumento, sta a te saperlo usare.
Qualunque cosa può essere utilizzata a vantaggio tuo e di altri, eticamente, o in modo opposto, con tutte le sfumature da un estremo all'altro.
L'etica, o la manipolazione, non sta nello strumento, ma nella persona.
Ultimamente ho proposto ad un cliente di utilizzare proprio un ottica di marketing.
L'obiettivo era "creare nuove amicizie".
Il bisogno di avere amici è molto forte soprattutto in chi cambia città o paese, e non può più contare in quella rete relazionale che la maggior parte delle persone intorno a noi sembra avere.
Allora andiamo in giro col bisogno, chiedendo ad altri, da bisognosi, di riempire quel bisogno.
Che immagine ti richiama questa idea?
Di gioia o di tristezza, di forza o debolezza?
La mia proposta è stata proprio fermarsi a fare l'inventario di cosa offri tu, quella che in termini tecnici chiamiamo analisi swot, più semplicemente punti di forza e debolezza.
Così, ci riappropriamo del nostro VALORE ed è quello alla base del marketing.
Noi non vendiamo noi stessi, noi scambiamo valore.
Senza scambio non ci può essere relazione.
Recupera dentro di te il valore che offri e mettilo nella relazione.
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