Non potevo immaginare il coinvolgimento intenso che sperimento nello studiare e conoscere la vita e le opere degli artisti del percorso di pittura emozionale " I grandi a modo mio".
Ero partita unicamente con il presupposto di far dipingere sulle risonanze, più che sulle storie.
Sui colori e sulle forme.
Poi invece la curiosità di alcuni, il modo in cui altri sono abituati ad avvicinarsi agli artisti nei musei, hanno determinato un approccio più complesso.
Così ora mi accorgo di far connessioni rapide nella mia mente tra i dipinti e le vite di Matisse e di Picasso, di intravedere somiglianze con Klee, Toulouse Lautrec, mi riconosco nelle sperimentazioni della pittura di Hundertwasser.
Anche se non l'avevo mai conosciuto prima, ma una collega, guardando i miei quadri pronunciò quel nome.
Il percorso è iniziato proprio da lì, o quasi.
Passando per Mirò prima ancora.
Ogni artista insegna qualcosa, e non sono solo i gesti.
E' la vita. Il significato dell'arte nella loro vita. Come strategia di sopravvivenza o di attacco.
Di compensazione, di fusione.
Ed ora che continuo a voler conoscere ancora meglio la vita di Picasso, quest'uomo così magnetico dal quale era impossibile restare distanti ed individuati, mi commuovo pensando che Van Gogh non vendette che un solo quadro.
Picasso invece venne acclamato ed implorato da file di mercanti.
Ebbe tre volte il tempo della vita di Modigliani e di Van Gogh.
Trovo similitudini nei tratti, nell'incontro coi colori, spesso da bambini, a seguito di una malattia, come per Matisse e Modi.
Colori compagni fedeli nella vita, compagne suicide alla morte dell'amato, solitudine, patologia, dal narcisismo alla schizofrenia.
Fino alla figura tranquillizzante di professore che ritaglia forme e dipinge in carrozzella.
I grandi a modo mio sono iniziati a giugno con Mirò, poi Ottobre con Hundertwasser, Klimt, Matisse, Picasso.
prossimi appuntamenti
Picasso Marzo 2 Van Gogh Marzo 23 Kandinsky Aprile 20 Monet Maggio 18
Ero partita unicamente con il presupposto di far dipingere sulle risonanze, più che sulle storie.
Sui colori e sulle forme.
Poi invece la curiosità di alcuni, il modo in cui altri sono abituati ad avvicinarsi agli artisti nei musei, hanno determinato un approccio più complesso.
Così ora mi accorgo di far connessioni rapide nella mia mente tra i dipinti e le vite di Matisse e di Picasso, di intravedere somiglianze con Klee, Toulouse Lautrec, mi riconosco nelle sperimentazioni della pittura di Hundertwasser.
Anche se non l'avevo mai conosciuto prima, ma una collega, guardando i miei quadri pronunciò quel nome.
Il percorso è iniziato proprio da lì, o quasi.
Passando per Mirò prima ancora.
Ogni artista insegna qualcosa, e non sono solo i gesti.
E' la vita. Il significato dell'arte nella loro vita. Come strategia di sopravvivenza o di attacco.
Di compensazione, di fusione.
Ed ora che continuo a voler conoscere ancora meglio la vita di Picasso, quest'uomo così magnetico dal quale era impossibile restare distanti ed individuati, mi commuovo pensando che Van Gogh non vendette che un solo quadro.
Picasso invece venne acclamato ed implorato da file di mercanti.
Ebbe tre volte il tempo della vita di Modigliani e di Van Gogh.
Trovo similitudini nei tratti, nell'incontro coi colori, spesso da bambini, a seguito di una malattia, come per Matisse e Modi.
Colori compagni fedeli nella vita, compagne suicide alla morte dell'amato, solitudine, patologia, dal narcisismo alla schizofrenia.
Fino alla figura tranquillizzante di professore che ritaglia forme e dipinge in carrozzella.
I grandi a modo mio sono iniziati a giugno con Mirò, poi Ottobre con Hundertwasser, Klimt, Matisse, Picasso.
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Picasso Marzo 2 Van Gogh Marzo 23 Kandinsky Aprile 20 Monet Maggio 18
Vieni a sperimentare, ricreare, risuonare. Prenditi uno spazio e un tempo di amore per te.