Dipingo non quello che vedo, ma quello che ho visto.
Io dipingo quello che ho sentito.
I colori mi tengono compagnia e mi sostengono.
Le tele diventano un contenitore di emozioni, sentimenti, sensazioni.
Mi calmo nella tempesta solitaria.
Erano anni che non mi sentivo così.
Mi sono resa conto di com'è prezioso il mio lavoro, quando chiedo alle persone
"tu come stai?"
e attendo la risposta, qualunque sia.
Molti sono abituati a rispondere in automatico. Bene.
In effetti come si potrebbe rispondere ad una persona che chiama di sabato mattina:
sto male, malissimo, agitatissima, è successo così, mi sono sentita, ho ricordato, immaginato...
Allora anche io ho detto: sto bene.
Poi ho preso i miei pennelli, sparso i colori per terra e mi sono seduta, prima muta.
Poi ho raccontato con i colori e mi accorgo scrivendo che solo una lettera li rende diversi dai dolori.
Ecco, nei miei pannelli emozionali io faccio scorrere le emozioni, e non mi travolgono più, non mi spaventano più.
L'anima si acquieta.
La tela si colora.
Mi piace poter ascoltare le vere risposte di tu come stai.
Di essere una tela muta che contiene.
acrilico: la terra si fonde con il cielo- 40x40- 2011