
Dipingo non quello che vedo, ma quello che ho visto.
Io dipingo quello che ho sentito.
I colori mi tengono compagnia e mi sostengono.
Le tele diventano un contenitore di emozioni, sentimenti, sensazioni.
Mi calmo nella tempesta solitaria.
Erano anni che non mi sentivo così.
Mi sono resa conto di com'è prezioso il mio lavoro, quando chiedo alle persone
"tu come stai?"
e attendo la risposta, qualunque sia.
Molti sono abituati a rispondere in automatico. Bene.
In effetti come si potrebbe rispondere ad una persona che chiama di sabato mattina:
sto male, malissimo, agitatissima, è successo così, mi sono sentita, ho ricordato, immaginato...
Allora anche io ho detto: sto bene.
Poi ho preso i miei pennelli, sparso i colori per terra e mi sono seduta, prima muta.
Poi ho raccontato con i colori e mi accorgo scrivendo che solo una lettera li rende diversi dai dolori.
Ecco, nei miei pannelli emozionali io faccio scorrere le emozioni, e non mi travolgono più, non mi spaventano più.
L'anima si acquieta.
La tela si colora.
Mi piace poter ascoltare le vere risposte di tu come stai.
Di essere una tela muta che contiene.
acrilico: la terra si fonde con il cielo- 40x40- 2011
Anche questo post serve.
RispondiEliminaProprio oggi, mentre cercavo di sbrigare velocemente delle cose al computer per potermi rimettere a disegnare, ho ricevuto una telefonata di una mia amica. Una lunghissima telefonata fatta di gossip (che detesto) e tante altre cose sapute e risapute (perché mi parla sempre degli stessi argomenti).
Sapevo che quella era una mezz'ora persa della mia vita e volevo dirle che avevo da fare per chiudere la chiamata. Tempo fa l'avrei fatto. Poi ho pensato che era mezz'ora persa della mia vita, ma non della sua. Che se una persona molto parsimoniosa aveva deciso di spendere in una lunga telefonata per parlarmi evidentemente quelle cose per lei non erano così inutili. E così l'ho ascoltata. Durando fatica, ma l'ho fatto.
Adesso mi fa star bene sapere che ho fatto qualcosa di bello per una persona: ascoltarla.
Però sono anche molto consapevole che la mia vocazione non è fare il tuo lavoro, ma neanche se rinasco! :)
Oggi mi manca il disegno e la pittura. Vabbè! Cercherò di recuperare domani..
Interessante.
RispondiEliminacome hai letto dai commenti del post sulle oche, non è ipotizzabile che io mi riposi. io sono quella che ascolta e non viceversa.
e nessuno chiede permesso. disturbo? posso? è il momento?
eppure proprio perchè lo faccio di lavoro ho odiato chi con la sua estrema invadenza ha anche ritenuto di raggiungermi in vacanza per raccontarmi dei suoi guai.
ed ovviamente alla prima difficoltà al contrario, giù con i giudizi e le condanne.
e uffa e non ci sto.
allora da persona se non posso non posso e chiedo: possiamo riparlarne?
spesso nei mei momenti liberi ho le mani piene di pittura.
non posso rispondere al telefono. sono scomodissima e nulla si può asciugare.
ovvero io non posso attendere ...
vengop prima io o il quadro.
una volta tanto..
ps. mica mi hai detto se ti piacciono?
RispondiEliminaMi piacciono molto, soprattutto il primo!
RispondiEliminaSono colori molto rilassanti che mettono a proprio agio con le emozioni, proprio come il voler staccare da tutto, telefonate comprese.
Io ho risposto perché ero al pc, se fossi stata a disegnare probabilmente no. Mi danno fastidio anche i rumori in questi casi e metto solo musica classica, anni 50 o i brani di pianoforte di Ludovico Einaudi..
anni 50?
RispondiEliminaquando sei comoda mi mandi la tua compilation?
sono sempre alla ricerca di brani. ludovico lo uso molto.
e mi piace moltissimo...aspett http://www.youtube.com/watch?v=2ONYgYV5woY
la riascolto in loop.
Mi piace molto Frank Sinatra e il jazz..
RispondiEliminabelliiii Paola bellissimiiiiii :)))
RispondiEliminaFederica
Grazie Federica
RispondiEliminasono contenta di riuscire a modificare momenti di difficoltà in qualcosa di piacevole a vedersi
''...essere una tela muta che contiene''
RispondiEliminaPa: sei speciale :)
Bee
tu ti siedi, muta, ed aspetti che siano i colori a parlare.
RispondiEliminaio mi seggo spengo il cervello e lascio che siano la gola e il respiro a cercare. una musica. io non so mai quale sia, ma so che ad un certo punto lei mi trova. seguendo non so che percorso ma non importa. prima o poi arriva.
e l'anima si acquieta.
e la mia tela si colora.
Eagle (ma scommetto che lo avevi già capito) ;-)
che meraviglia Eagle
RispondiEliminae no, non lo avevo già capito..."ascoltavo" rapita il racconto ..
e...
pps. all'ora che hai lasciato il commento mi chiedevo dove fossi...che facessi etc..
contenta che sia tutto ok
:-)
RispondiEliminaci sono ci sono.
magari un po' silenziosa ma ci sono.
molto vicina con il cuore.
...mi senti?
;-)
Eagle
son contenta di leggerlo.
RispondiEliminaeagle..ps ma perchè qui nonn compare lìil tuo focoso avatar?
RispondiEliminasempre account google sono, sempre blog ospitato su blogspot sono...
boh
il mio focoso avatar....
RispondiEliminaeccolo.
è che non avevo mica capito di poterti commentare con l'account di google. :-D
che io sono focosa, ma lenta con il pc :-)
...ma adesso che lo so.... ;-)
sono magari brava io a "nascondere" che è un blog di blogger...
RispondiElimina:-)
la curiosità era troppa..... ottimo lavoro ^_^
RispondiEliminaGrazie Silver per essere passato
RispondiEliminain effetti per avere tipo 5 giorni, si mi ritengo molto soddisfatta del lavoro...
che meraviglia!
RispondiEliminagiulia
Ciao Giulia
RispondiEliminagrazie
(^_^)
RispondiElimina...straordinario il tuo percorso Paola...
RispondiEliminaGrazie Joe.
RispondiEliminasono da te che riascolto Schönberg