II concetto di sé è l'insieme di un sistema complesso, organizzato e dinamico di convinzioni apprese (learned beliefs), attitudini e opinioni, che ogni individuo considera reali riguardo alla sua esistenza personale (Purkey, 1988) e sulla cui base descrive se stesso.
Rosenberg (1979) descrive il concetto di sé come "la totalità dei pensieri e sentimenti di un individuo con riferimento a sé" e l'autostima come "un'autovalutazione individuale globale".
È una componente organizzata e relativamente stabile che da consistenza alla personalità.
Il concetto di sé è un modello organizzato di pensiero su se stessi che costituisce un fattore fondamentale nella formazione della personalità.
È appreso in quanto le interazioni dell'individuo con l'ambiente e la percezione e l'interpretazione di queste contribuiscono a determinare il comportamento.
È una componente organizzata e relativamente stabile che da consistenza alla personalità.
È dinamico in quanto è suscettibile di modificazioni anche impercettibili.
Riguarda la percezione complessiva di sé, dei tratti del proprio carattere, delle proprie capacità, dei propri limiti e delle imperfezioni.
L'autostima ne è la componente valutativa.
Il modo in cui percepiamo noi stessi determina le nostre aspettative, in base alle quali orientiamo le nostre azioni, che a loro volta determinano il risultato che otteniamo.
A loro volta i nostri risultati influiscono sul concetto che abbiamo di noi stessi.
A loro volta i nostri risultati influiscono sul concetto che abbiamo di noi stessi.
Le persone con bassa autostima non vedono e non valutano se stesse in modo chiaro e con obiettività.
Tendono, piuttosto, a percepire un'immagine di sé distorta, spesso ingrandendo i propri difetti e minimizzando le qualità e le doti.
Il risultato di questa distorsione è un forte sentimento di inadeguatezza.
Per migliorare la propria autostima è necessario valutare in maniera realistica le proprie qualità, i propri punti di forza, i limiti e difetti.
Tratto da "Autostima" di Edoardo Giusti