Quando qualcun* parla del sapersi vendere, io penso a questa frase qua.
Perciò credo che il personal branding sia costantemente una possibilità di aiutare sé a volersi bene, illuminare la propria strada e seguirla.
Riprendersi la storia che ci ha portato lì.
Scriverlo davvero o raccontarlo è come prendere un album fotografico ed entrare nel frullatore delle emozioni.
Ci sono le difficoltà che ho affrontato personalmente e professionalmente.
Perciò il branding mi da la possibilità di guardare dove sono arrivata, riconoscere ed apprezzare le qualità che mi hanno portata li e decidere i prossimi passi.
Quali valori mi guidano sulla mia strada.
Sono quelli il faro.
Sono quelli che mi tengono a terra ed allo stesso tempo mi aiutano ad immaginare.
Il personal branding è il contrario di fingere.
È smettere di fingere per piacere agli altri.
Cominciare a voler piacere a sé.
Apprezzarsi.
Con l'accettazione e la benevolenza verso sé.
Che non vuol dire non vedere sbagli e debolezze.
Ma non crocifiggerci inutilmente senza migliorarci.
Dal 21 Gennaio on line cominciamo ad esplorare in un piccolo gruppo per illuminare fuori e dentro di noi.
C'è solo un posto per il sabato mattina, perciò sto raccogliendo le adesioni per far partire anche un gruppo la domenica pomeriggio.