Premetto:
Non vuole essere un invito a non fare.
Comincio con una doppia negazione che fa torcere il naso alla piennellista dentro di me.
La pubblico perché sono rimasta molto colpita quando ho letto questa frase, ovvero
"meglio riposare che scalare la montagna sbagliata".
Ho sperimentato per anni il correre continuamente senza sosta, salire su vette in apparenza difficilissime e scendere giù un attimo dopo senza neanche il tempo di godere la vista.
Certo perché magari ero la più lenta di tutti, e facevo una fatica incredibile a tenere il passo.
Perché non ero allenata a sufficienza.
Perché per quanto mi allenassi, c'era sempre qualcuno che lo faceva meglio o da più tempo, per cui per me era una fatica titanica, che mi lasciava a stento l'energia per crollare a dormire, per altri un impegno insignificante prima di una festa glamour.
Così mentre riposo oggi, guardo ammirata le meravigliose italiane in discesa libera, Curtoni, Goggia, Delago.
Wow.
Meno 20 gradi ❄️ a 130 km orari!!