Stavolta devo riportarlo in questo blog, dove parlo così spesso di desiderio, di scoperta, ed ovviamente di ricerca, perché se vogliamo scoprire dobbiamo cercare.
Certo, c'è chi sente da sempre qual è il suo posto nel mondo e cosa vuole fare, c'è anche chi se lo racconta e poi se gli capita l'occasione scappa perché la paura di fallire dove hai sempre detto di voler andare è troppa.
Poi ci sono i cosiddetti "multipotenziali".
Sono quelli con più interessi e attività, forte curiosità intellettuale, creativi ed eccellono in più settori.
Attenzione a non confonderli con i tuttologi, quelli che sanno tutto loro, o i fuffologi quelli che dicono di sapere tutto loro.
I multipotenziali devono costantemente scegliere la loro direzione, cosa dire di sé quando si presentano, perché si capisce che in un mondo come - anche e soprattutto il personal branding - devi comunicare in "cosa sei speciale".
Qual é la tua competenza, allora per esempio potrei dire che mi occupo di formazione, includendo così i vari temi di cui ho studiato, fatto esperienza in azienda ed aula, ma così facendo non ho specificato "cosa in particolare".
Se dico "personal branding" lascio fuori la pittura emozionale, e così' via.
Creo confusione:
ma questa non era quella dei disegnini?
Dei gruppi di crescita?
Scegli! ci dice il mercato, scegli una cosa sola.
E' una parola.
( Se te lo stai chiedendo ho risolto in parte e per il momento avendo più blog, questo e counselingstyle.it, due profili instagram creamici ed energiacreativa ma è un continuo di scegliere, rifinire, decidere, andare in una direzione vuol dire lasciarne un altra perché tempo per tutto davvero non c'è.)
Si parla di multipotentiality dagli anni settanta, per significare una persona che in contesti appropriati, può selezionare e sviluppare una serie di competenze ad alto livello.
Più di recente, Barbara Kerr, psicologa dell’educazione e docente di psicologia del counseling, definisce la multipotenzialità come “ capacità di selezionare e sviluppare più carriere (career options) a causa di un’ampia varietà di interessi, attitudini, talenti e abilità”.
Si parla di multipotentiality dagli anni settanta, per significare una persona che in contesti appropriati, può selezionare e sviluppare una serie di competenze ad alto livello.
Più di recente, Barbara Kerr, psicologa dell’educazione e docente di psicologia del counseling, definisce la multipotenzialità come “ capacità di selezionare e sviluppare più carriere (career options) a causa di un’ampia varietà di interessi, attitudini, talenti e abilità”.
Una delle difficoltà dei multipotenziali è infatti quella di scegliere quali percorsi formativi e professionali intraprendere.
Si tratta di una difficoltà molto presente in questo tipo di persone soprattutto in età scolare e può avere degli strascichi anche nelle successive fasi della vita.
Ah ah ah. A chi lo dici!
Nel 2010, Tamara Fischer definisce la multipotenzialità come “ condizione di chi ha molti talenti eccezionali, ognuno o la maggior parte dei quali possono costituire una buona carriera per quella persona”
Nel 2010, Tamara Fischer definisce la multipotenzialità come “ condizione di chi ha molti talenti eccezionali, ognuno o la maggior parte dei quali possono costituire una buona carriera per quella persona”
Con il discorso di Emilie Wapnick al Ted nel 2015 "Perché alcuni di noi non hanno un’unica vera vocazione" ha contribuito più di tutti alla diffusione del concetto di multipotenzialità anche in Italia .
Secondo la coach “Un multipotenziale è una persona che ha molti interessi e attività creative nella vita. I multipotenziali non hanno una vera vocazione come gli specialisti”
Il suo libro sulla multipotenzialità è How to Be Everything. A Guide for Those Who (Still) Don't Know What They Want to Be When They Grow Up,
in italiano
Diventa chi sei: Una pratica guida per persone creative che hanno molteplici passioni ed interessi.
Eccoci infine all'oroscopo di Rob Brezsny Leone 9/15 dicembre 2021, vedete che giri faccio, dove mi porta l'interesse e la curiosità, c'è un mondo da scoprire sempre intorno alle cose.
Nella sua poesia Song of poplars, lo scrittore Aldous Huxley, del Leone, chiede a dei pioppi se sono “un’agonia di desideri indefiniti”.
Ti faccio la stessa domanda, Leone.
Sei un’agonia di desideri indefiniti?
O sei uno scrigno di desideri ben definiti? Spero la seconda.
Ma se non fosse così, le prossime settimane saranno un periodo ideale per risolvere il problema. Essere più preciso sulla natura dei tuoi desideri sarà fondamentale per la tua crescita.
Scopri quello che vuoi davvero.
