I pensieri, le attitudini, le idee, possono essere nostri alleati, o possiamo allenarli ad esserlo.
L'alternativa è lasciarli liberi di intossicare le giornate, spaventarci, renderci insicuri e tristi.
Criticare, distruggere i pensieri e i desideri, rimuginare, lasciarli muffire.
Assumere quella posizione fisica ed interiore di tristezza e perdita, sconfitta e rinuncia.
Se abbiamo avuto un idea, rispettiamola, senza subito demolirla, e poi vediamo come farla diventare reale.
Era il punto di vista di un grande, Walt Disney, e da quando l'ho incontrato, è un concetto che resta con me, e mi aiuta a restare positiva ed attiva, ad armonizzare e distinguere attività e predisposizioni.
E si, perché quello che succede con le idee quando arrivano è che siamo sognatori entusiasti, e poi questo entusiasmo va trasformato, passando per una dose di realismo, e solo in ultimo dalla critica.
Critica che non deve distruggere, ma perfezionare, aiutare ad individuare su cosa puntare, cosa potrebbe funzionare meglio, cosa potrebbe non funzionare, e prendere la adeguate correzioni in tempo.
Abbiamo bisogno dei tre aspetti per realizzare i nostri desideri, e un eccesso di uno sull'altro, è semplice immaginare.
Un sognatore senza un realista non riesce a trasformare le idee in progetti.
Si resta entusiasti senza trasformare, agire, sperimentare.
Un sognatore ed un realista senza un critico non sono in grado di individuare i punti deboli e i problemi potenziali a cui porre rimedio.
Se esiste dentro di te soltanto il sognatore ed il critico, sarai in conflitto perenne senza magari essere in grado di portare un progetto alla luce.
Un realista ed un critico senza un sognatore non creano una visione desiderabile e chiara verso il progetto.
Probabilmente manca la spinta, la benzina, l'emozione.
Oggi voglio invitarti semplicemente a prestare attenzione ai tuoi momenti.
Quanto sono presenti in te sognatore, realista e critico.
Puoi riconoscerli così:
Il sognatore E’ orientato al futuro, immagina ciò che ancora non esiste, sa far volare la fantasia, sogna scenari inusuali- E' un visionario. VEDE scenari, potenzialità , opportunità . Quadro d’insieme.
Vedere, creare la propria vision è un momento prezioso, che ci guida e motiva. Nei miei laboratori sia creativi che di Personal Branding è il primo passo, su cui costruire il proprio futuro. Ciò che si riesce ad immaginare con il il VISIONING ovvero la visualizzazione creativa non è lontanamente paragonabile a ciò che si può pensare a tavolino. Altra energia, altre vette, una felicità ed un espansione anche fisica, è un momento piacevole, illuminante, motivante, oltre che rilassante per ciascun partecipante.
Il realista orientato alla realizzazione del sogno; si mantiene focalizzato sui passi e le azioni da compiere, sul “come”.
Ha un orizzonte temporale più immediato rispetto al sognatore.
Nei laboratori è la fase in cui si crea ciò che si è immaginato nella visione, trovando il modo, materiali e soluzioni per farlo.
Il critico valuta alla ricerca di problemi potenziali e pezzi mancanti.
Nei laboratori è la fase di cosa ho imparato dal processo di me, cosa mi porto a casa e cosa potrò fare di uguale o di diverso la prossima volta.
Walt Disney definiva il suo processo creativo con la parola “Imagineering”
ovvero:
l'unione di immaginazione (imagination) con la trasformazione e la concretizzazione pratica (engineering).
Disney inoltre divideva la tre fasi CONSAPEVOLMENTE e anche FISICAMENTE:
ogni attività avveniva in una stanza adibita a quella e non ad altro, come a dire, la critica non deve inficiare il sognatore, e il sognatore non deve confondere e amplificare le opportunità del critico o rimischiare le carte del realista.
Le stanze prendevano i nomi di:
Creativity room: (want to) dove far viaggiare e volare libera la fantasia.
Storyboard room: (how to), dove selezionare, modificare e organizzare le idee nello storyboard
Sweatbox room: (change to) , - notare che la traduzione di "sweat" è "sudore". La trasformazione critica.
Ecco perché nei laboratori creativi che conduco troverai colori e materiali per stimolare i tuoi sensi e la tua immaginazione,
attraverserai le tre fasi e riconoscerai le tue modalità abituali, in cosa ti aiutano e in cosa ti frenano, cosa c'è bisogno di cambiare.
Tutto questo avviene non perché te lo dico io, ma soprattutto perché lo vedi e sperimenti da solo/a, io posso aiutarti a prenderne atto, perché ti ho osservato nel mentre, o ti ho ascoltato fare a pezzi qualcosa che fino al momento prima stavi creando con tanta attenzione.
Come ti porterai queste scoperte nella tua vita personale e lavorativa?
L'esperienza è avvenuta proprio dentro di te, ora SAI, hai visto, hai potuto modificare, partecipare al tuo processo da dentro eppure vedere oltre, sentire, agire una nuova modalità , che creerà nuove possibilità dentro di te.
Prendi l'opportunità per te.
Un pomeriggio che è piacevole, divertente, ricco di emozioni e stimoli ed in più serve a te, per rilassarti, ricaricarti, apprendere e migliorare ciò che serve proprio a te.
Ti aspetto, ai laboratori creativi.
Lo scomporre il processo creativo è anche l'approccio di Edward De Bono e dei 6 cappelli per pensare, metodo che io uso e ho trasformato anche in un laboratorio creativo sperimentato con una varietà di persone e sempre tanto successo, soddisfazione, creatività ed apprendimento.
L'alternativa è lasciarli liberi di intossicare le giornate, spaventarci, renderci insicuri e tristi.
Criticare, distruggere i pensieri e i desideri, rimuginare, lasciarli muffire.
Assumere quella posizione fisica ed interiore di tristezza e perdita, sconfitta e rinuncia.
Era il punto di vista di un grande, Walt Disney, e da quando l'ho incontrato, è un concetto che resta con me, e mi aiuta a restare positiva ed attiva, ad armonizzare e distinguere attività e predisposizioni.
E si, perché quello che succede con le idee quando arrivano è che siamo sognatori entusiasti, e poi questo entusiasmo va trasformato, passando per una dose di realismo, e solo in ultimo dalla critica.
Critica che non deve distruggere, ma perfezionare, aiutare ad individuare su cosa puntare, cosa potrebbe funzionare meglio, cosa potrebbe non funzionare, e prendere la adeguate correzioni in tempo.
Abbiamo bisogno dei tre aspetti per realizzare i nostri desideri, e un eccesso di uno sull'altro, è semplice immaginare.
Un sognatore senza un realista non riesce a trasformare le idee in progetti.
Si resta entusiasti senza trasformare, agire, sperimentare.
Un sognatore ed un realista senza un critico non sono in grado di individuare i punti deboli e i problemi potenziali a cui porre rimedio.
Se esiste dentro di te soltanto il sognatore ed il critico, sarai in conflitto perenne senza magari essere in grado di portare un progetto alla luce.
Un realista ed un critico senza un sognatore non creano una visione desiderabile e chiara verso il progetto.
Probabilmente manca la spinta, la benzina, l'emozione.
Oggi voglio invitarti semplicemente a prestare attenzione ai tuoi momenti.
Quanto sono presenti in te sognatore, realista e critico.
Puoi riconoscerli così:
Il sognatore E’ orientato al futuro, immagina ciò che ancora non esiste, sa far volare la fantasia, sogna scenari inusuali- E' un visionario. VEDE scenari, potenzialità , opportunità . Quadro d’insieme.
Vedere, creare la propria vision è un momento prezioso, che ci guida e motiva. Nei miei laboratori sia creativi che di Personal Branding è il primo passo, su cui costruire il proprio futuro. Ciò che si riesce ad immaginare con il il VISIONING ovvero la visualizzazione creativa non è lontanamente paragonabile a ciò che si può pensare a tavolino. Altra energia, altre vette, una felicità ed un espansione anche fisica, è un momento piacevole, illuminante, motivante, oltre che rilassante per ciascun partecipante.
Il realista orientato alla realizzazione del sogno; si mantiene focalizzato sui passi e le azioni da compiere, sul “come”.
Ha un orizzonte temporale più immediato rispetto al sognatore.
Nei laboratori è la fase in cui si crea ciò che si è immaginato nella visione, trovando il modo, materiali e soluzioni per farlo.
Il critico valuta alla ricerca di problemi potenziali e pezzi mancanti.
Nei laboratori è la fase di cosa ho imparato dal processo di me, cosa mi porto a casa e cosa potrò fare di uguale o di diverso la prossima volta.
Walt Disney definiva il suo processo creativo con la parola “Imagineering”
ovvero:
l'unione di immaginazione (imagination) con la trasformazione e la concretizzazione pratica (engineering).
Disney inoltre divideva la tre fasi CONSAPEVOLMENTE e anche FISICAMENTE:
ogni attività avveniva in una stanza adibita a quella e non ad altro, come a dire, la critica non deve inficiare il sognatore, e il sognatore non deve confondere e amplificare le opportunità del critico o rimischiare le carte del realista.
Le stanze prendevano i nomi di:
Creativity room: (want to) dove far viaggiare e volare libera la fantasia.
Storyboard room: (how to), dove selezionare, modificare e organizzare le idee nello storyboard
Sweatbox room: (change to) , - notare che la traduzione di "sweat" è "sudore". La trasformazione critica.
Ecco perché nei laboratori creativi che conduco troverai colori e materiali per stimolare i tuoi sensi e la tua immaginazione,
attraverserai le tre fasi e riconoscerai le tue modalità abituali, in cosa ti aiutano e in cosa ti frenano, cosa c'è bisogno di cambiare.
Tutto questo avviene non perché te lo dico io, ma soprattutto perché lo vedi e sperimenti da solo/a, io posso aiutarti a prenderne atto, perché ti ho osservato nel mentre, o ti ho ascoltato fare a pezzi qualcosa che fino al momento prima stavi creando con tanta attenzione.
Come ti porterai queste scoperte nella tua vita personale e lavorativa?
L'esperienza è avvenuta proprio dentro di te, ora SAI, hai visto, hai potuto modificare, partecipare al tuo processo da dentro eppure vedere oltre, sentire, agire una nuova modalità , che creerà nuove possibilità dentro di te.
Prendi l'opportunità per te.
Un pomeriggio che è piacevole, divertente, ricco di emozioni e stimoli ed in più serve a te, per rilassarti, ricaricarti, apprendere e migliorare ciò che serve proprio a te.
Ti aspetto, ai laboratori creativi.
Lo scomporre il processo creativo è anche l'approccio di Edward De Bono e dei 6 cappelli per pensare, metodo che io uso e ho trasformato anche in un laboratorio creativo sperimentato con una varietà di persone e sempre tanto successo, soddisfazione, creatività ed apprendimento.