Distrazioni e convinzioni autolimitanti su noi stessi sono occhiali deformanti per il nostro modo di vedere il mondo.
Le informazioni sono lì disponibili per tutti ma solo alcuni sanno vederle e trasformarle per creare qualcosa di nuovo, una risposta, un miglioramento.
Una soluzione ad un problema.
Quando le persone affermano di non essere creative, dicono assolutamente una grande bugia, magari anche a se stessi.
La creatività per Einstein è l'intelligenza che si diverte, è un modo di vedere un ostacolo e superarlo in modi nuovi inconsueti, rapidi, divertenti.
Chi si rifiuta di essere creativo punta al problema, si siede intorno a quell'ostacolo, magari incolpa il docente, la scuola, il capo, il cliente, la società di avercelo messo ma non fa nulla di creativo, propositivo, attivo, proattivo, per andare oltre l'ostacolo.
Come se in alcune persone fosse più soddisfacente additare colpe che non sentirsi soddisfatti di trovare e mettere in pratica una soluzione, più rapida a volte del lamentarsi.
Pensaci.
Molte persone frequentano corsi per apprendere contenuti, ma non comprendono di dover prendere parte attiva al processo, che competenze creative, di collaborazione, di desiderio di vedere l'opportunità sono altrettanto o anche più necessarie del sapere.
Ovvero il saper essere.
In questo video (solo in inglese) il processo creativo incoraggia a prestare attenzione, un attenzione che coinvolge i sensi,
la soluzione creativa viene trovata in una condivisione di storytelling, strumento di cui ho già parlato in questo blog, da cui nasce un nuovo modo di comunicare.
La mia prossima sfida sarà insegnare creatività inventando esperienziali che possano essere fruiti allo stesso tempo da chi è in aula e a distanza.
Ho solo una settimana per farlo, il mio processo creativo inizia.
Stay tuned.
Le informazioni sono lì disponibili per tutti ma solo alcuni sanno vederle e trasformarle per creare qualcosa di nuovo, una risposta, un miglioramento.
Una soluzione ad un problema.
Quando le persone affermano di non essere creative, dicono assolutamente una grande bugia, magari anche a se stessi.
La creatività per Einstein è l'intelligenza che si diverte, è un modo di vedere un ostacolo e superarlo in modi nuovi inconsueti, rapidi, divertenti.
Chi si rifiuta di essere creativo punta al problema, si siede intorno a quell'ostacolo, magari incolpa il docente, la scuola, il capo, il cliente, la società di avercelo messo ma non fa nulla di creativo, propositivo, attivo, proattivo, per andare oltre l'ostacolo.

Pensaci.
Molte persone frequentano corsi per apprendere contenuti, ma non comprendono di dover prendere parte attiva al processo, che competenze creative, di collaborazione, di desiderio di vedere l'opportunità sono altrettanto o anche più necessarie del sapere.
Ovvero il saper essere.
In questo video (solo in inglese) il processo creativo incoraggia a prestare attenzione, un attenzione che coinvolge i sensi,
la soluzione creativa viene trovata in una condivisione di storytelling, strumento di cui ho già parlato in questo blog, da cui nasce un nuovo modo di comunicare.
La mia prossima sfida sarà insegnare creatività inventando esperienziali che possano essere fruiti allo stesso tempo da chi è in aula e a distanza.
Ho solo una settimana per farlo, il mio processo creativo inizia.
Stay tuned.