Pochi giorni fa un incontro (bellissimo) sullo storytelling nel personal branding.
Due ore per passare dalla testa al cuore, per condividere storie e riflettere, da dove passa la nostra immagine.
Quanto spesso, sempre, qualche volta.
La risposta è leggermente ansiogena, passa sempre.
Se sono scarmigliato, se accolgo gli ospiti in ciabatte, se mi trascino in pigiama, tra un lamento e un insulto, una rivendicazione.
Facebook in questo è tricky, un trabocchetto infido a volte.
Perché ti pare di essere in casa tua, ma sei in una piazza virtuale, gigante e che nulla dimentica.
Può ignorare a volte persone e cose meravigliose, ma amplificare lo sfogo di un momento, che tale doveva restare.
Facebook ha questo richiamo incredibile, di poter, secondo noi, far arrivare le cose che vorremmo dire in faccia ma non possiamo (o non sappiamo) fare.
Di buttare il sasso e nascondere la mano, di non entrare in collisione frontale con la tipa che ci ha soffiato il tipo, con il capo, con chi si inventa il suo cv e ti mette come referenza, con la collega che ci ha copiato il post, il corso e la locandina.
[Si lo so, parlo per esperienza. Ci sono passata sopra troppe volte, al furto e non fa niente che tanto lo posso di nuovo inventare, ma quando vedi chi ti ha preso il portafoglio, fa bene saper dire: altolà , posa qua.]
Il fatto è che tu ce l'hai con una, ma spari nel mucchio.
Le persone si stancano a sentirti ruminare e avercela sempre con qualcuno.
Una volta si, due volte ok, ma se è una costante, c'è qualcosa da fare FUORI da facebook.
(traduzione dell'immagine sopra, efficacissima ma non tanto nella traduzione: affronta i tuoi problemi - in inglese FACE, faccia - non FACEBOOK i problemi, rendendo verbo lo strumento).
Sono staaaanca.........!!!!!!!!!!
Ke KaKKA che 6!!!!!!!!!!
Ma ce l'anno con me????!!!!!!
( l'abbondanza dei punti esclamativi e sospensivi, l'uso delle K e delle mancate h)
Eccessi inutili compresi cuoricini e le faccine, teatralizzazioni.
Compreso chi sta sempre a mille, chi urla "buongiorno mondo" e poi non saluta chi conosce.
Eccessi che stanno atrofizzando le abilità espressive e relazionali.
Leggi la tua timeline nell'insieme. Che idea ti faresti se non fossi tu?
Serate in discoteca dove l'alcol è il tuo miglior amico, pantaloni abbassati, dita alzate etc, valzer di fidanzati, lamentele continue, infelicità e/o rabbia costante, etc.
Cerchi lavoro o vuoi cambiarlo? Hai un lavoro?
Vomitare nella timeline può costringerti a lasciarlo leggi cosa è successo
Questa infografica aiuta a comprendere cosa evitare, ma anche il cervello potrebbe aiutare.
Lascia sbollire la rabbia, conta fino a 10, spegni il pc così tra spegnerlo e riaccenderlo avrai il tempo di riflettere.
Esci dalla porta di casa e inizia a fare le scale su e giù, che fa anche bene alla ciccia.
Cercare di vendicarsi sugli altri "meritevoli" può travolgere un sacco di cose e persone, incluso te.
Se il quadro che emerge è tutta una valle di lacrime, recriminazioni, vomiti post sbornia e relazionali, cerca un professionista, non continuare a buttare solo spazzatura nell'etere.
Due ore per passare dalla testa al cuore, per condividere storie e riflettere, da dove passa la nostra immagine.
Quanto spesso, sempre, qualche volta.
La risposta è leggermente ansiogena, passa sempre.
Se sono scarmigliato, se accolgo gli ospiti in ciabatte, se mi trascino in pigiama, tra un lamento e un insulto, una rivendicazione.
Facebook in questo è tricky, un trabocchetto infido a volte.
Perché ti pare di essere in casa tua, ma sei in una piazza virtuale, gigante e che nulla dimentica.
Può ignorare a volte persone e cose meravigliose, ma amplificare lo sfogo di un momento, che tale doveva restare.
Facebook ha questo richiamo incredibile, di poter, secondo noi, far arrivare le cose che vorremmo dire in faccia ma non possiamo (o non sappiamo) fare.
Di buttare il sasso e nascondere la mano, di non entrare in collisione frontale con la tipa che ci ha soffiato il tipo, con il capo, con chi si inventa il suo cv e ti mette come referenza, con la collega che ci ha copiato il post, il corso e la locandina.
[Si lo so, parlo per esperienza. Ci sono passata sopra troppe volte, al furto e non fa niente che tanto lo posso di nuovo inventare, ma quando vedi chi ti ha preso il portafoglio, fa bene saper dire: altolà , posa qua.]
Il fatto è che tu ce l'hai con una, ma spari nel mucchio.
Le persone si stancano a sentirti ruminare e avercela sempre con qualcuno.
Una volta si, due volte ok, ma se è una costante, c'è qualcosa da fare FUORI da facebook.
(traduzione dell'immagine sopra, efficacissima ma non tanto nella traduzione: affronta i tuoi problemi - in inglese FACE, faccia - non FACEBOOK i problemi, rendendo verbo lo strumento).
Sono staaaanca.........!!!!!!!!!!
Ke KaKKA che 6!!!!!!!!!!
Ma ce l'anno con me????!!!!!!
( l'abbondanza dei punti esclamativi e sospensivi, l'uso delle K e delle mancate h)
Eccessi inutili compresi cuoricini e le faccine, teatralizzazioni.
Compreso chi sta sempre a mille, chi urla "buongiorno mondo" e poi non saluta chi conosce.
Eccessi che stanno atrofizzando le abilità espressive e relazionali.
Leggi la tua timeline nell'insieme. Che idea ti faresti se non fossi tu?
Serate in discoteca dove l'alcol è il tuo miglior amico, pantaloni abbassati, dita alzate etc, valzer di fidanzati, lamentele continue, infelicità e/o rabbia costante, etc.
Cerchi lavoro o vuoi cambiarlo? Hai un lavoro?
Vomitare nella timeline può costringerti a lasciarlo leggi cosa è successo
Questa infografica aiuta a comprendere cosa evitare, ma anche il cervello potrebbe aiutare.
Lascia sbollire la rabbia, conta fino a 10, spegni il pc così tra spegnerlo e riaccenderlo avrai il tempo di riflettere.
Esci dalla porta di casa e inizia a fare le scale su e giù, che fa anche bene alla ciccia.
Cercare di vendicarsi sugli altri "meritevoli" può travolgere un sacco di cose e persone, incluso te.
Se il quadro che emerge è tutta una valle di lacrime, recriminazioni, vomiti post sbornia e relazionali, cerca un professionista, non continuare a buttare solo spazzatura nell'etere.