Una dipendenza, una fatica, una rincorsa continua.
Piacere a tutti non si può e non si deve, ma non piacere a nessuno fa male, eh!
Basta che non ci nascondiamo, dietro falsi chisenefrega, o peggio ancora dietro la critica feroce, esternata, di chi piace più di noi.
Come sempre ci vuole equilibrio, non è neanche giusto sentirsi infallibili, illimitati e illuminati, con la scusa di "voglio essere accettato per quello che sono e quello che faccio" c'è chi stanca e sfianca amici, parenti e conoscenti con lamentele interminabili, odori corporei mai eliminati, racconti pulp di disgrazie proprie e altrui, silenzi feroci, insomma, completa l'elenco.
Il fatto è che a volte ci sfugge proprio il nostro potere, cioè di quanto siamo già potenti, con le nostre parole, la presenza o l'assenza, la conferma o la disconferma dell'esistenza dell'altro.
Paroloni?
Dai social network alle relazioni in carne, ci sono persone che godono ad essere sgradevoli, a contestare, a protestare, a mettere il muso quando gli altri vogliono ridere e a deridere quando la
situazione è grave.
Mi chiedo semplicemente se non vi sta poi stretto quel vestito di grunge, procione con il mascara colato volutamente lasciato visibile, sbadata, sfigata, per racimolare qualche consenso o simpatia, parolina di -falso?- conforto.
Qualche citazione, per rifletterci su.
Non bastano le disgrazie a fare di un fesso una persona intelligente.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere
Le disgrazie altrui sono il breve conforto degli infelici.
Giovanni Soriano, Maldetti, 2007
L’infelicità ti rende speciale. La felicità è un fenomeno universale – non ha niente di speciale. Gli alberi sono felici, gli animali e gli uccelli sono felici. L’intera esistenza è felice, l’unica eccezione è l’uomo. Quando è infelice, l’uomo diventa davvero speciale, straordinario. L’infelicità ti rende capace di attrarre l’attenzione degli altri. Ogni volta che sei infelice gli altri si prendono cura di te, provano simpatia per te, ti amano. Tutti cominciano ad accudirti. Chi mai vorrebbe ferire una persona infelice? Chi sarebbe geloso di una persona infelice? Chi mai vorrebbe mettersi contro una persona infelice? Sarebbe una cosa troppo perfida! Ci si prende cura di una persona infelice, la si ama, la si accudisce. L’infelicità è un grande investimento. Quando sei depresso, malato, infelice – gli amici vengono a farti visita per sollevarti il morale, per consolarti. L’infelice non si sente solo, ha una famiglia e degli amici.
Osho- IL LIBRO DEL RISVEGLIO
In conclusione:
Trova quello che sei, smetti il vestito del ruolo che interpreti, smetti di voler piacere a tutti e anche di voler dispiacere a tutti.
E' la tua vita, non credi di aver VALORE per trovare e vivere la gioia per te stesso/a, né contro qualcuno, né per far vedere a qualcun altro?
Piacere a tutti non si può e non si deve, ma non piacere a nessuno fa male, eh!
Basta che non ci nascondiamo, dietro falsi chisenefrega, o peggio ancora dietro la critica feroce, esternata, di chi piace più di noi.
Come sempre ci vuole equilibrio, non è neanche giusto sentirsi infallibili, illimitati e illuminati, con la scusa di "voglio essere accettato per quello che sono e quello che faccio" c'è chi stanca e sfianca amici, parenti e conoscenti con lamentele interminabili, odori corporei mai eliminati, racconti pulp di disgrazie proprie e altrui, silenzi feroci, insomma, completa l'elenco.
Il fatto è che a volte ci sfugge proprio il nostro potere, cioè di quanto siamo già potenti, con le nostre parole, la presenza o l'assenza, la conferma o la disconferma dell'esistenza dell'altro.
Paroloni?
Dai social network alle relazioni in carne, ci sono persone che godono ad essere sgradevoli, a contestare, a protestare, a mettere il muso quando gli altri vogliono ridere e a deridere quando la
situazione è grave.
Mi chiedo semplicemente se non vi sta poi stretto quel vestito di grunge, procione con il mascara colato volutamente lasciato visibile, sbadata, sfigata, per racimolare qualche consenso o simpatia, parolina di -falso?- conforto.
Qualche citazione, per rifletterci su.
Non bastano le disgrazie a fare di un fesso una persona intelligente.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere
Le disgrazie altrui sono il breve conforto degli infelici.
Giovanni Soriano, Maldetti, 2007
L’infelicità ti rende speciale. La felicità è un fenomeno universale – non ha niente di speciale. Gli alberi sono felici, gli animali e gli uccelli sono felici. L’intera esistenza è felice, l’unica eccezione è l’uomo. Quando è infelice, l’uomo diventa davvero speciale, straordinario. L’infelicità ti rende capace di attrarre l’attenzione degli altri. Ogni volta che sei infelice gli altri si prendono cura di te, provano simpatia per te, ti amano. Tutti cominciano ad accudirti. Chi mai vorrebbe ferire una persona infelice? Chi sarebbe geloso di una persona infelice? Chi mai vorrebbe mettersi contro una persona infelice? Sarebbe una cosa troppo perfida! Ci si prende cura di una persona infelice, la si ama, la si accudisce. L’infelicità è un grande investimento. Quando sei depresso, malato, infelice – gli amici vengono a farti visita per sollevarti il morale, per consolarti. L’infelice non si sente solo, ha una famiglia e degli amici.
Osho- IL LIBRO DEL RISVEGLIO
In conclusione:
Trova quello che sei, smetti il vestito del ruolo che interpreti, smetti di voler piacere a tutti e anche di voler dispiacere a tutti.
E' la tua vita, non credi di aver VALORE per trovare e vivere la gioia per te stesso/a, né contro qualcuno, né per far vedere a qualcun altro?
Non credi ci sia del valore che vada scoperto e mostrato per quello che è senza inventare e mostrare ciò che non c'è?
(Se ti va inizieremo a scoprirlo insieme in un percorso creativo esperienziale di Personal Branding.
Chiamami)
Chiamami)