Perché porsi delle domande "scomode"?
Perché il punto di partenza in un processo di personal branding è la consapevolezza.
Ci sono persone che mettono in vetrina senza sapere cosa.
Cioè creano un contenitore, perché così fan tutti, perché è facile e si pensa che l'azione di aprire ad esempio una pagina Facebook sia la chiave giusta.
Chiediti prima: cosa troveranno nella pagina le persone a cui chiedo un like?
Cosa offro?
Un eccesso enorme di offerta, e il recente cambiamento nelle impostazioni del gigante dei social rende vana pressoché questa strada, specie quando non adeguatamente sviluppata ed interessante per chi invitiamo.
Tutti noi riceviamo inviti di pagine vuote, create semplicemente magari anche copiando il nome di altri più famosi e trovo personalmente deludente andare a vedere un luogo, per quanto virtuale, e trovarlo spoglio.
Pronti a ripagare il tempo che gli "invitati" hanno usato per venirci a trovare.
Il marketing, che sia personale o aziendale, si compone di un attenta e profonda analisi e poi attuazione e ancora poi comunicazione.
Se vuoi capirne di più i miei colleghi virtuali Damiano Bordignon e Enrico Bisetto hanno messo a punto uno strumento molto corposo ed utile.
Sicuramente generosissimo con le sue 190 pagine di esercizi e riflessioni, domande scomode, che hanno lo scopo di elicitare le tue risorse, i tuoi punti di forza, le tue passioni, le tue competenze.
Puoi scaricarlo dal loro sestyle.it ma anche farti aiutare da professionisti come loro o me per sentirti più sicuro, conservare la motivazione, sperimentare insieme ad esperti, confrontarti.
Da settembre se sei di Roma, comincerò un ciclo di laboratori esperienziali e incontri sul marketing personale.
Scrivimi per ricevere tutte le informazioni e parlare con me per scoprire quanto e come può aiutarti, per il tuo lavoro e le tue passioni.
Perché il punto di partenza in un processo di personal branding è la consapevolezza.
Ci sono persone che mettono in vetrina senza sapere cosa.
Cioè creano un contenitore, perché così fan tutti, perché è facile e si pensa che l'azione di aprire ad esempio una pagina Facebook sia la chiave giusta.
Chiediti prima: cosa troveranno nella pagina le persone a cui chiedo un like?
Cosa offro?
Un eccesso enorme di offerta, e il recente cambiamento nelle impostazioni del gigante dei social rende vana pressoché questa strada, specie quando non adeguatamente sviluppata ed interessante per chi invitiamo.
Tutti noi riceviamo inviti di pagine vuote, create semplicemente magari anche copiando il nome di altri più famosi e trovo personalmente deludente andare a vedere un luogo, per quanto virtuale, e trovarlo spoglio.
Non capire cosa offre, chi lo offre e perché dovrebbe piacere a me.
Quando chiediamo attenzione agli altri, dobbiamo essere pronti a darla attenzione agli altri.
Quando chiediamo attenzione agli altri, dobbiamo essere pronti a darla attenzione agli altri.
Pronti a ripagare il tempo che gli "invitati" hanno usato per venirci a trovare.
Il marketing, che sia personale o aziendale, si compone di un attenta e profonda analisi e poi attuazione e ancora poi comunicazione.
Se vuoi capirne di più i miei colleghi virtuali Damiano Bordignon e Enrico Bisetto hanno messo a punto uno strumento molto corposo ed utile.
Sicuramente generosissimo con le sue 190 pagine di esercizi e riflessioni, domande scomode, che hanno lo scopo di elicitare le tue risorse, i tuoi punti di forza, le tue passioni, le tue competenze.
Puoi scaricarlo dal loro sestyle.it ma anche farti aiutare da professionisti come loro o me per sentirti più sicuro, conservare la motivazione, sperimentare insieme ad esperti, confrontarti.
Da settembre se sei di Roma, comincerò un ciclo di laboratori esperienziali e incontri sul marketing personale.
Scrivimi per ricevere tutte le informazioni e parlare con me per scoprire quanto e come può aiutarti, per il tuo lavoro e le tue passioni.