Spopola su internet questo cartone che ci fa sorridere in egual misura su uomini e donne.
Funzioniamo davvero così?
Cuore e cervello in continua lotta, uno disegnato come un rigido dandy blu e l'altro un pasticcione imbranato e pure un pò stupido di cui non fidarsi.
Siamo disponibili ad essere interpretati da improbabili test e a condividerli su facebook porta, albero e scarabocchi.
Ma volerci conoscere davvero?
No, quello fa paura.
Nè dentro di noi, nè nelle relazioni.
Di solito confondiamo la terapia con la crescita personale, e quando, spesso tardi, decidiamo di prenderci del tempo di relax per noi, siamo talmente pesanti che non ci regge più nessuno.
Non sappiamo restare in relazione che per il tempo di un caffè.
Io questo filmato in realtà lo immagino che dura anche meno di 5 minuti.
Sei su whatup o su telegram, perchè anche whatup oggi fa paura perché è di Zuckerberg pure lui, allora faceboook si , ma whatup no, ci legherebbero troppe cose e il suo potere sarebbe eccessivo, allora si taglia il legame al primo dubbio di eccessivo coinvolgimento.
Lo si fa con le app e con le persone.
Si va via prima di costruire qualcosa, spesso mentre, e neanche senza salutare.
Dirsi:
ciao, grazie vado, mi sono stancato, non è il caso, sono annoiato, spaventato, sono un cactus travestito da umano.
E' stato bello ma ora basta, devo andare, non so dove e perché, ma per usare qualche citazione
una colta
Le conoscenze, si sa, a cominciarle è niente ma poi si resta legati. Italo Calvinoed una pop
Mi dispiace di svegliarti Forse un uomo non saró Ma ad un tratto so che devo lasciarti Fra un minuto me ne andró... PoohInsomma sei in chat, perché vedersi da vicino non lo usa più nessuno.
E' il desiderio di condivisione senza rischi, senza incontrarsi, sporcarsi, farsi male.
Mentre sei lì che ridi e mandi faccine, cuoricini e fiori
la comunicazione cade. Fulminata.
Non capisci cosa è successo. Forse un infarto per via di tutti quei cuori colorati.
Forse il caffè sul fuoco. No, neanche quello esiste più, sostituito dalle cialde.
Neanche un ciao, una manina, anche un ditino in su per dire non ci sono più.
Meglio lasciarlo capire con i fatti, ma cosa è successo o meglio cosa non è successo non riusciamo proprio a capirlo.
Avanti un altro, che riesca a fare una corte dal vivo e non solo sulla tastiera di whatup.
Per quanto esista un bambino dentro ognuno di noi, fate che non sia l'alibi per essere maleducati ed evitanti.
Che il bambino diffonda la gioia e non i calci, che giochi con leggerezza e non con irresponsabilità .
Whatsapp in crash per quattro ore. Ho visto gente costretta a parlarsi.Spinoza
Ritrovare ed esprimere la tua voce autentica, la tua originalità , la tua verità .
Indicato per saper parlare in pubblico, per chi soffre di mal di gola frequenti, per chi vuole lavorare sulla propria autostima ed assertività ,per chi vuole trascorrere qualche ora tra meditazioni rilassanti e colore.
MeditArt per info paola@energiacreativa.org