Solo che il piacere non arrivava mai.
Padri che non hanno avuto tempo e/o capacità di voler giocare coi propri figli, madri troppo occupate a rincorrere organizzazioni che avevano sempre continui bisogni di essere riorganizzate, che non potevano concedere il tempo ad un figlio per qualcosa di così "futile" ed inutile come il gioco.
Alla delusione veniva aggiunta spesso anche la colpa:
"come fai a chiedermi questa cosa proprio ora, non vedi quanto ho da fare?"
Così abbiamo imparato a ricacciare indietro la voglia di gioco, di abbracci e carezze, sostituendola magari con il sentirci in dovere di aiutare quel genitore nel suo impegno, facendoci coinvolgere nel suo "gioco" anziché coinvolgere lui/lei nel nostro.
Abbiamo barattato il nostro desiderio con un nuovo carico di dovere.
Questo ha creato una incapacità a rilassarsi e a prenderci i nostri momenti di gioco, o a prenderceli e a sentirci in colpa. Senza goderceli.
A lavorare, studiare, qualunque cosa senza sosta.
Neanche a volte nel letto, la mente continua a pensare "cosa devo fare ancora domani, meglio arrivarci preparato/a mentalmente".
Nelle aziende si incentiva lo stesso comportamento ossessivo, con aggiunta di sensi di colpa: c'è sempre qualcosa da fare.
L'odiosa ed acida battuta "mezza giornata oggi?" aggiunge la colpa quando si esce alla 19 invece delle solite 21, nella speranza di poter trovare qualche supermercato ancora aperto per riempire un frigo troppo vuoto da troppo tempo.
Quando abbiamo il tempo per noi stessi?
Cosa mettiamo avanti prima di prenderci quel tempo?
Sappiamo prendercelo infine senza quella colpa di star perdendo tempo invece di fare qualcosa di "davvero" utile?
Ora ai benefici del Chakra Swadhisthana detti qui ( sul restare incastrati in relazioni inutili, o tagliare troppo tutto e precocemente), in questo blog che vuole fornire anche spunti alla vita lavorativa, ti chiedo proprio questo.
Sai staccare la spina?
Sai prendere il tuo spazio ed il tuo tempo per recuperare le energie che ti servono poi nel lavoro?
Lo stress arriva quando tiriamo il nostro elastico per troppo tempo.
Sarebbe impensabile poter respirare solo prendendo aria senza lasciarla andare mai.
Ma, metaforicamente, è quello che in tanti di noi facciamo con noi stessi.
Ci carichiamo di pesi, responsabilità e doveri senza ricaricarci mai di pause, di piaceri, di benessere.
Questo è il meccanismo del piacere e delle emozioni bloccate che potremmo riequilibrare nel Chakra Swadhisthana.
Riequilibrare la nostra vita partendo da qui, o comunque iniziando da qualche altra parte che preferite.
Ma riprendetevi il piacere ed il gioco.
Ne deriva salute in ogni senso.
Nei laboratori MeditART Chakra come strada possibile.
In via estremamente riassuntiva e riduttiva, perché questo argomento è ricco e florido di testi, testimonianze, opportunità di crescita e riequilibrio per ciascuno di noi, questi i 7 Chakra.
Muladhara chakra della radice. Situato alla base della spina, questo chakra forma il nostro fondamento. Rappresenta l'elemento a terra ed è collegato con i nostri istinti di sopravvivenza ed al nostro senso di realtà. | |
Swadhisthana chakra (o centro pelvico, sacrale, centro della croce). Situato nell’addome, collegato con l’acqua come elemento, alle emozioni ed alla sessualità. | |
Manipura chakra (o del plesso solare o dell’ombelico, della milza, dello stomaco e del fegato). Collega due livelli di coscienza: la personalità inferiore radicata nella sopravvivenza e nella sicurezza personale e la personalità Superiore che ci apre al contatto con gli altri e alla capacità di stabilire amicizie durature. Relaziona il nostro piano materiale con quello spirituale. E’ il centro della volontà personale che nasce da una forza istintuale necessaria per combattere paure e insicurezze portate dai chakra inferiori. E’ l’energia che dà forza per sviluppare tutto il potenziale mentale. | |
Anahata chakra (o centro del petto o del cuore). Centro dell’umano, della purezza, della semplicità, dell’amore vero, occupa una posizione centrale tra i chakra. Porta in equilibrio la parte maschile e femminile del Sé. Collega i centri inferiori, fisici ed emotivi ai tre centri superiori, mentali e spirituali. A questo livello inizia la presa di coscienza delle capacità mentali, un percorso di conoscenza tramite i sentimenti. Si acuisce la sensibilità al bello, al colore, alla poesia. L’amore del quarto chakra è l’amore puro, incondizionato privo del senso del possesso o della paura della perdita. Imparando a conoscere ad amare e ad accettare tutti gli aspetti del nostro essere e dell’altro liberiamo una grande energia guaritrice del cuore: la comprensione e il perdono. Il quarto chakra apre la porta della nostra realtà divina come il primo chakra apre la porta della nostra realtà fisica. | |
Vishudda chakra (o centro della gola, del collo). E’ il chakra della comunicazione, della pace, dell’ascolto, della capacità di esprimere l’amore del quarto chakra attraverso la parola. Consente di esprimere i propri sentimenti, i propri pensieri e di manifestare al mondo esterno il contenuto di tutti gli altri chakra. Regola la comunicazione verbale e non verbale, è la sede del linguaggio e della comunicazione, ma anche dell’ascolto e dell’udito delle voci interiori ed esteriori. Comunicazione e parola sono il ponte tra noi e l’altro attraverso un dialogo aperto che può trasmettere i valori della società e della fiducia. Consente di esprimere e sviluppare le proprie capacità e di aprire l’ascolto della guida interiore. | |
Ajna chakra (o centro frontale o terzo occhio, delle sopracciglia). E’ la sede delle più elevate facoltà mentali, della capacità di discernere con acutezza Il terzo occhio è l’organo del nostro intuito, il nostro sesto senso. Il sesto chakra fornisce la spinta per raggiungere la perfezione, l’Unità, l’interezza, l’Armonia interiore di corpo, mente e spirito. | |
Sahasrara chakra (o centro della corona, del vortice, loto dai mille petali). Si riferisce alla coscienza come consapevolezza pura. Pensiero, identità universale, orientata verso l' autocoscienza. E’ un canale per l’energia più sottile che, una volta sperimentata permette di vivere l’unione con l’Universo, la più perfetta beatitudine. E’ il livello della massima consapevolezza e della più elevata perfezione umana, il superamento di ogni dualismo, di ogni distinzione tra bene e male, di ogni giudizio e pregiudizio. |
Tutti i laboratori sono della durata di due ore;
si sviluppano in una meditazione sul colore e sui temi del chakra e sull'elaborazione creativa/artistica di quanto sperimentato.
A questi si aggiunge un evento conclusivo per riattraversare tutti i 7 chakra e ricomporre il nostro arcobaleno della durata di 4 ore.