Sono partiti i preparativi per le feste e l'ultimo laboratorio del 2012 e inizio già a lavorare sul prossimo:
I propositi del nuovo anno.
Leggo in giro quello che c'è e mi sorprendo che ci sia una lista di proposte, come se non fossimo capaci di crearci da soli neanche più i nostri obiettivi.
Vero, verissimo.
A volte ci sediamo in poltrona ad attendere che qualcosa di positivo ci caschi dal cielo, non sapendo immaginare neanche cosa in definitiva vorremmo.
Il primo punto è, anzi, sarebbe, sapere COSA desideriamo.
"Attenzione a quel che desideri, potrebbe avverarsi." Oscar Wilde.
Il fatto è che io so la teoria. E' la pratica che mi frega.
Mi accorgo che faccio il più classico degli errori: inizio col fare cose semplici, di cui in fondo non mi importa tanto, e poi mi riduco a correre per cercare di fare, tardi, con la stanchezza di una giornata, e la rabbia di non averlo fatto prima, quello che invece era importante per me.
Queste sono le basi della gestione del tempo, ma quando non si gestisce giorno per giorno, gli errori si sommano semplicemente e si ripetono, uguali se non interveniamo a metterci un punto e cambiare qualcosa.
Perciò ho deciso di finire almeno questo post.
Il prossimo passo (il prossimo anno) sarà di ricordarmi di fare bilanci parziali, in corso d'opera, per fare gli aggiustamenti necessari prima che sia tardi.
Già , per il 2012 se mi dovessi dare un voto in efficienza e in efficacia userei uno dei numeri che compongono l'anno.
Compenso col mio voto in creatività . Quella spesso mi salva, di certo l'umore.
I propositi del nuovo anno.
Leggo in giro quello che c'è e mi sorprendo che ci sia una lista di proposte, come se non fossimo capaci di crearci da soli neanche più i nostri obiettivi.
Vero, verissimo.
A volte ci sediamo in poltrona ad attendere che qualcosa di positivo ci caschi dal cielo, non sapendo immaginare neanche cosa in definitiva vorremmo.
Il primo punto è, anzi, sarebbe, sapere COSA desideriamo.
"Attenzione a quel che desideri, potrebbe avverarsi." Oscar Wilde.
Il fatto è che io so la teoria. E' la pratica che mi frega.
Mi accorgo che faccio il più classico degli errori: inizio col fare cose semplici, di cui in fondo non mi importa tanto, e poi mi riduco a correre per cercare di fare, tardi, con la stanchezza di una giornata, e la rabbia di non averlo fatto prima, quello che invece era importante per me.
Queste sono le basi della gestione del tempo, ma quando non si gestisce giorno per giorno, gli errori si sommano semplicemente e si ripetono, uguali se non interveniamo a metterci un punto e cambiare qualcosa.
Perciò ho deciso di finire almeno questo post.
Il prossimo passo (il prossimo anno) sarà di ricordarmi di fare bilanci parziali, in corso d'opera, per fare gli aggiustamenti necessari prima che sia tardi.
Già , per il 2012 se mi dovessi dare un voto in efficienza e in efficacia userei uno dei numeri che compongono l'anno.
Compenso col mio voto in creatività . Quella spesso mi salva, di certo l'umore.