Ben Vautier
(Napoli, 1935)
Nasce a Napoli da madre irlandese e padre della Svizzera francese, vive in Turchia, Egitto e Grecia, dal 1949 si stabilisce a Nizza.
Lavora come commesso per la libreria Le Nain Bleu e dipinge quadri astratti. Successivamente conosce le opere di Duchamp e frequenta Yves Klein, Arman, Daniel Spoerri e George Maciunas, l'animatore del gruppo Fluxus.
Da allora si dedica ad un'intensa attività artistica, che egli definisce "figuration Libre", che comprende performance, proclami e creazioni molto vicine allo spirito dei dadaisti.
Artista logorroico, che base la sua arte sulla parola, tutti i suoi dipinti consistono infatti in semplici frasi, aforismi, osservazioni, calambour, proclami e altro ancora.La sua attività artistica è stata ed è tuttora intensa e geniale, vulcanica provocatoria, imprevedibile. Egli sa stupire per la capacità istrionica, il gusto e il gioco del paradosso e della trasgressione. Quando si rende conto che la gente dà più importanza al nome che al contenuto, egli fa della propria firma la sostanza stessa del quadro.
Seguendo l'esempio di Duchamp trasforma in opera d'arte tutto ciò che vede e firma, da un buco per terra all'intera città di Nizza , che battezza "opera d'arte aperta". Espone se stesso sulla passeggiata di Nizza, vive per quindici giorni nella vetrina della One Gallery di Londra.
Ha esposto nelle piu' importanti gallerie e musei di tutto il mondo.
Nella foto:
Ben Vautier, "L'Arte è la cosa più importante", 1993,
acrilico su tela e tavoletta in legno, 30x40 + 5,5x40 cm