Immagina di offrire un dolce dopo Natale.
Forse il mercato del lavoro potremmo immaginarlo proprio così.
Quali risposte ci aspettiamo?
No, grazie, sono pieno, non c'è posto, sono a dieta.
Indipendentemente però dalle condizioni esterne è importantissimo per noi stessi acquisire sicurezza nel presentarci, nel proporci, nel parlare di noi e dei servizi che offriamo.
Essere pronti per quando ci sarà l'opportunità oppure, meglio ancora, crearla.
L'idea viene da lontano, da una domanda all'interno di un colloquio in USA:
Sabato 21 Gennaio dalle 15 alle 19, a Roma Eur.
Forse il mercato del lavoro potremmo immaginarlo proprio così.
Quali risposte ci aspettiamo?
No, grazie, sono pieno, non c'è posto, sono a dieta.
Indipendentemente però dalle condizioni esterne è importantissimo per noi stessi acquisire sicurezza nel presentarci, nel proporci, nel parlare di noi e dei servizi che offriamo.
Essere pronti per quando ci sarà l'opportunità oppure, meglio ancora, crearla.
Il prossimo laboratorio creativo vuole essere proprio questo:
un occasione per fare esperienza, per pensare a se in modo nuovo, per sapersi presentare con una metafora solitamente buonissima, ma non sempre e non per tutti: i dolci.
C'è chi non mangia cioccolato, chi niente noccioline, chi non vuole la crema, chi vuole solo il salato etc.
Inoltre il dolce ci offre anche una magnifica occasione: cercare il NOSTRO, quello che ci corrisponde, simile a come siamo fatti, con le nostre dosi, di farina o burro, acqua e zucchero, cannella, la nostra morbidezza o durezza, la forma.
Sì, perchè in un mondo dove ci sentiamo offerti tra troppa concorrenza ci sono due atteggiamenti entrambi errati: quello di sottrarsi completamente alla competizione e quello di pensare di copiare altri per esistere.
Questo non si fa, perché non é etico, perché non é - commercialmente valido in quanto si azzera tutto il lavoro di tutti, perché é svalutante, di voi stessi anche.
E' possibile che abbiate bisogno di COPIARE per esistere?
No, trovate la vostra ricetta, di che pasta siete fatti. Parlate di quella.
Onestamente, promettete panna per panna, confettura o crema senza mentire, senza attribuirvi meriti di altri.
Avere un oggetto di fronte a se, che create con le vostre mani consente di poterne parlare più facilmente, in quanto si trasforma da astratto a concreto, visibile, modificabile, anche divisibile.
L'idea viene da lontano, da una domanda all'interno di un colloquio in USA:
vuoi altri motivi per partecipare? leggi qui
per counselor qui
per info e prenotazioni paola[at]energiacreativa.org
Sabato 21 Gennaio dalle 15 alle 19, a Roma Eur.
Oggi ho fatto colazione con un cornetto di cereali al miele di castagno. Fa-vo-lo-so!!
immagino!bono
Ho notato che se mi capita di fare la spesa subito dopo mangiato spendo meno perchè ho meno voglia di comprare cose da mangiare. E' un effetto noto.
Com'è che allora abbiamo sempre bisogno intorno a noi di gente che ci comprenda, che ci stimi, che ci rispetti, quasi come se facessimo la spesa sempre prima di mangiare (cosa che fa lievitare i costi)?
E allora anche questo desiderio del dolce forse ci dice cosa ci manca, quello di cui abbiamo sempre fame.
Perciò ti dirò che dolce sono dopo averne fatto un'abbuffata generale (ci credi?).
si ti credo.
ti seguo pure (ci credi?)
ed è vero il bisogno di piacere (specie se stai cercando un lavoro)nel dolce a volte è solo un piacere per noi. in questi giorni che ne ho preparati tanti tanti (finti) era proprio questo. Incontrare qualcosa che facciamo per noi, perchè proviamo piacere noi, e poi dopo c'è l'incontro con l'altro.
e' vero anche che ci sono persone che dopo aver mangiato si odiano, perchè non avrebbero dovuto.
io che ho passato forse molti anni rininciando al cibo, il dolce lo vedo come fine della rinuncia. vabbè troppo complicato.
il prossimo corso si dipinge una maglietta.
:-))))