Vogliamo veramente fare autopromozione o proporci sul "mercato"?
Allora usiamo ALMENO il nome e il viso per presentarci.
Mi spiego.
Riceviamo tutti su Facebook domande di amicizia di persone senza foto nel profilo, o con nomi palesemente inventati, o con nomi estremamente comuni, ed in più senza una riga di motivazione, possiamo o meno accettarla.
Ci siamo abituati, Facebook è un luogo piuttosto informale, le persone si aggiungono, guardano un pò, a volte diventano piacevoli interazioni, a volte spiacevoli, altre restano silenziosi per sempre o fino a quando dopo pochi giorni, senza una parola, come sono venuti, abbandonano il vostro profilo.
Non si è capito il perchè dell'add, nè il perchè del leave.
Ma, ripeto, facebook è informale.
Anche lì sarebbe una buona regola quanto meno usare l'educazione, e ricordarci che siamo in pubblico, letti, commentati o giudicati in silenzio.
A questo proposito segnalo un utilissimo articolo Se cerchi lavoro stai attento a quello che condividi on line del bravo Stefano Principato, che vi consiglio di seguire nel suo blog marketingpersonale.blogspot.com
Altro è l'uso di Linkedin, più orientato al business, ai colleghi di lavoro, a quelli con i quali davvero abbiamo collaborato o che abbiamo conosciuto.
Il presupposto è creare una rete reale di referenze, e scelgo di non aggiungere sconosciuti che si sono presentati male in partenza, o non si sono affatto presentati e ci sono probabilità che continuino a farlo scorazzando tra i contatti, magari commercialmente aggressivi, usando il VOSTRO nome per farlo.
Se su FB abbiamo assistito a concorrenti scorretti che hanno chiesto l'amicizia a tutte la nostra lista, la lezione dovremmo averla imparata.
Siamo pieni di social, da G+, a Twitter, a Facebook.
Davvero non vedo l'esigenza di duplicare e fare anche di Linkedin una copia di Facebook: pieno di contatti sconosciuti con cui-spesso- il disinteresse è reciproco.
Il numero può esserci su Facebook, la qualità , o comunque, una fotografia della realtà lavorativa, o di possibili interessi e relazioni su Linkedin.
Certo ci sono le eccezioni.
A volte ho accettato e richiesto contatti con persone che mi hanno colpito in un forum, o che hanno con me qualche cosa in comune da spingermi a voler inviare due righe in cui motivo la mia richiesta di contatto e saluto.
Le richieste vuote io non le accetto.
Quelle senza una riga di accompagnamento, del chi sei -perchè le persone mandano le richieste prima ancora di aver riempito il loro profilo, che è vuoto, senza una fotografia e in più con un nome talmente comune che impedisce di poter individuare chi siano.
Volete essere interessanti o un numero? Perchè dovrei dire di sì?
Oltre al pericolo del noiosissimo spam, e agli episodi di stalking a cui purtroppo quasi nessuna di noi è scampata nella nostra vita, sappiate che è nostro diritto poter dire di no.
Non potete offendervi, meno che mai se non vi siete presentati.
E' come pretendere che qualcuno vi apra la porta di casa sua perchè suonate con un passamontagna dicendo di essere Mario Rossi.

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Paola BonavolontÃ
Counseling Marketing Creatività Formazione
Creo e conduco corsi teorici e laboratori esperienziali su personal branding, sviluppo competenze attraverso strumenti creativi.
Counselor Formatore iscritta alla Reico n°525
Counselor Formatore iscritta alla Reico n°525
Master in Artcounseling, Gestalt Counseling e PNL.
Laureata con lode in Economia e Commercio, ho ricoperto ruoli di marketing manager in multinazionali in Italia e negli Stati Uniti.
Attualmente vivo e lavoro a Roma.
Laureata con lode in Economia e Commercio, ho ricoperto ruoli di marketing manager in multinazionali in Italia e negli Stati Uniti.
Attualmente vivo e lavoro a Roma.
Posso aiutarti a promuoverti con fiducia, comprendere e superare momenti di difficoltà personale e lavorativa, scoprire le tue capacità , a migliorare il modo in cui ti relazioni con gli altri, ritrovare motivazione e seguire le tue passioni.
Colloqui in presenza e on line.
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Grazie Paola per la citazione!
L'educazione non è un requisito facile da possedere e i "social" ne sono lo specchio.
Se fai collezione di "contatti" senza scegliere con cura e con attenzione il tuo network cosa potrai mai ottenere?
Una bella collezione di figurine spesso inanimate con cui ti potrai vantare forse con gli amici ma non avrai mai alcun vantaggio reale nel tuo percorso professionale!
Complementi Paola per il post che centra un problema fondamentale dell'approccio social: qualità e non quantità ! Relazione e non collezione!
Stefano
grazie a te per il commento.
molto acuto come sempre e nel segno.
sono contenta di poter condividere il tuo blog continua fonte di preziose indicazioni per l'autopromozione
Un saluto ad entrambi
Stefano parlando di figurine ha usato una similitudine molto acuta, allo stesso tempo però mi sento di invitarvi ad una riflessione sulla legge dei grandi numeri che dice che ci vogliono molte figurine - doppioni o altro - per completare un album di qualità .
Questa mia puntualizzazione vuole solo dare uno spunto di riflessione in più sensa nulla togliere alla corretta osservazione di Stefano
relazionediaiuto.blogspot.com
Ciao Lorenzo
abbiamo facebook per quello, o G+.
su Linkedin voglio vedere nomi che conosco, che sono passati nella mia vita lavorativa, che ho conosciuto o conoscero, che ho frequentato, sfiorato, vissuto.
resto aperta, a persone pronte a mostrarmi quanto meno il loro viso.
pensi sia chiedere troppo?
@Stefano, @Paola: in linea di principio sono daccordo con voi sull'importanza della qualità rispetto alla quantità . Personalmente, per un obiettivo specifico, sto aumentando esponenzialmente il numero di collegamenti su LinkedIn anche con persone che non conosco ma appartenenti ad aree professionali specifiche sia italiane che estere.
Sempre all'interno di questo, chiamiamolo maxi-gruppo, cerco sempre di tenere vivo il contatto con le persone che conosco e che considero di maggior valore nel mio network.
Quindi, per usare uno slogan di marketing, si può agire in qualità nella quantità .
Siete daccordo?
Buone Feste
Rosario
Ciao Rino
la differenza sta sempre nel come si fanno le cose.
dunque ti ringrazio di essere passato da qui, e di aver dedicato il tuo tempo per commentare in una giornata così "di qualità " come il Natale
Dopo anni di studi sono giunto a una conclusione. Gli errori da evitare: fare errori.