Sarà capitato anche a te...istintivamente quello/a non ti ispira...sai che tra un secondo DOVRAI tendergli la mano e solo l'idea ti fa rabbrividire.
Ma ecco che la mano arriva, ti stritola, l'anello si conficca nelle ossa.
Vorresti gridare dal dolore ma non puoi, cerchi di mantenere un mezzo sorriso, mentre a labbra socchiuse ti confermi l'idea che quello che hai davanti è proprio un...
Poi ti presentano la bionda modello Paris ...lei la mano non la tende, la concede. Floscia.
Nei primissimi istanti della conoscenza di un altra persone ricaviamo preziose informazioni, così quanto ne forniamo di noi stessi.
Tu come stringi la mano e come ti piace che la stringano a te?
Ci sono "regole d'oro"?
Intanto è certo buon educazione darla la mano, ebbene sì anche se non ti va.
Soprattutto quando l'altro/a è già partito con la sua.
Come ci sei restato/a le volte che l'hanno lasciata a te, appesa nel mezzo dell'aria, in attesa di essere accolta, eppure lasciata lì, volutamente ignorata?
Se porgiamo la mano stiamo ricreando un rituale secondo il quale si usava porgere la destra con il palmo sollevato verso l'altro al fine di dimostrare che questa non porta armi nascoste.
Infatti si dice che dare la sinistra sia da traditori per questo motivo, perché' si potrebbero nascondere armi nella mano libera; da cui deriverebbe anche l'aggettivo sinistro con il significato di ambiguo, oscuro, pauroso.
Poi la mano sinistra e' usata da alcuni popoli per lavarsi le parti intime, quindi giudicata impura, la destra per mangiare e scrivere.
Il porgere la mano (stretta di mano) è segno di amicizia e lealtà .
Oggi mi accontenterei che fosse almeno un segno di disponibilità , all'incontro e ad una futura, leale, amicizia.
La stretta di mano è essenziale poi negli incontri di lavoro e nei colloqui.
Così come ognuno di noi ricava informazioni sull'altro dal movimento, dal tatto e dalla forza del'altro, così dalla stretta di mano possiamo immaginare dell'altro e lasciamo trasparire la nostra l'affidabilità , la rigidità , determinazione, insicurezza, etc.
Ma ecco che la mano arriva, ti stritola, l'anello si conficca nelle ossa.
Vorresti gridare dal dolore ma non puoi, cerchi di mantenere un mezzo sorriso, mentre a labbra socchiuse ti confermi l'idea che quello che hai davanti è proprio un...
Poi ti presentano la bionda modello Paris ...lei la mano non la tende, la concede. Floscia.
Nei primissimi istanti della conoscenza di un altra persone ricaviamo preziose informazioni, così quanto ne forniamo di noi stessi.
Tu come stringi la mano e come ti piace che la stringano a te?
Ci sono "regole d'oro"?
Intanto è certo buon educazione darla la mano, ebbene sì anche se non ti va.
Soprattutto quando l'altro/a è già partito con la sua.
Come ci sei restato/a le volte che l'hanno lasciata a te, appesa nel mezzo dell'aria, in attesa di essere accolta, eppure lasciata lì, volutamente ignorata?
Se porgiamo la mano stiamo ricreando un rituale secondo il quale si usava porgere la destra con il palmo sollevato verso l'altro al fine di dimostrare che questa non porta armi nascoste.
Infatti si dice che dare la sinistra sia da traditori per questo motivo, perché' si potrebbero nascondere armi nella mano libera; da cui deriverebbe anche l'aggettivo sinistro con il significato di ambiguo, oscuro, pauroso.
Poi la mano sinistra e' usata da alcuni popoli per lavarsi le parti intime, quindi giudicata impura, la destra per mangiare e scrivere.
Il porgere la mano (stretta di mano) è segno di amicizia e lealtà .
Oggi mi accontenterei che fosse almeno un segno di disponibilità , all'incontro e ad una futura, leale, amicizia.
La stretta di mano è essenziale poi negli incontri di lavoro e nei colloqui.
Così come ognuno di noi ricava informazioni sull'altro dal movimento, dal tatto e dalla forza del'altro, così dalla stretta di mano possiamo immaginare dell'altro e lasciamo trasparire la nostra l'affidabilità , la rigidità , determinazione, insicurezza, etc.