Una riflessione sull’etimo di competenza.
Dal latino cum pétere, sembra volgere lo sguardo a fuori, cosa l’individuo possiede per “competere” adeguatamente nell’ambiente.
Personalmente intendo la competenza prima ancora che un valore per competere, un valore che mi fa sentire personalmente abile, capace nella vita, e dunque empowered, nel senso di sentirmi io stesso potente in un contesto anziché impotente.
L’empowerment è:
- un processo che mira a favorire l’acquisizione di potere, cioè accrescere la possibilità dei singoli e dei gruppi di controllare attivamente la propria vita (Rappaport, 1981).
- un processo di ampliamento (attraverso il miglior uso delle proprie risorse attuali e potenziali acquisibili) delle possibilità che il soggetto può praticare e rendere operative (Bruscaglioni, 1994).
- un processo attraverso il quale l’individuo comprende che gli obiettivi/risultati che persegue dipendono dalle strategie che attiva per raggiungerli. (Mechanic, 1991)
L’empowement è sia il processo che il risultato:
acquisire potere nel senso di capacità , possibilità , attitudine, forza.
Dunque se in azienda ti offrono un corso di empowerment accogli con gioia l’opportunità di migliorare la tua efficacia non solo professionale ma personale, funzionale alla tua vita prima ancora che all’azienda.
Concludo con una delle numerose definizioni di competenze.
Sono composte da 5 elementi fondamentali:
Motivazioni: (spinte interiori, schemi mentali interiori che spingono una persona ad agire)
Tratti: cioè caratteristiche fisiche e generale disposizione a comportarsi o a reagire in un determinato modo ad una situazione o ad una informazione tempi di reazione, spirito di iniziativa;
Immagine di se: valori, autostima, atteggiamenti, concetto di se;
Conoscenze disciplinari e argomenti specifici;
Skills, abilità nell’implementare attività intellettuali o tecniche.
La capacità e gli skills tendono ad essere caratteristiche osservabili e relativamente superficiali; l’immagine di se, i tratti e le motivazioni sono sommerse, cioè nascoste nell’intimo della persona.
(Lyle M. Spencer e Signe M. Spencer, 1993)