Un libro semplice.. " Gandhi per i manager "
Riporto cosa dice sulla risoluzione dei conflitti.
Il Mahatma aveva 6 regole.
1. Non rimandare i conflitti. Agisci subito. Agisci per il tuo gruppo. Agisci per convinzione. Non cercare compromessi apparenti. Non cercare attenuanti.
2. Affronta il conflitto in modo positivo. Considera i conflitti come una possibilità di incontrare il tuo avversario. Considera i conflitti come la possibilità di cambiare qualcosa. Considera i conflitti come una possibilità di cambiare te stesso.
3. Stabilisci con precisione i termini del conflitto. Chiarisci i tuoi obiettivi.chiarisci gli obiettivi dell'avversario. Sottolinea gli obiettivi comuni e compatibili. Considera che anche tu puoi sbagliare.
4. Rinuncia alla violenza. Rinuncia alle parole e agli atti offensivi.
Agisci apertamente, non di nascosto. Non collaborare con persone o strutture che causano il male.
5. Cerca di comprendere il tuo avversario. Distingui tra avversione e avversario. Distingui tra la persona e ciò che rappresenta. Cerca di immedesimarti nella situazione del tuo avversario. Sii flessibile nell'inquadrare partiti e persone. Spesso i fronti sono meno rigidi di quanto si creda.
6. Sii magnanimo. Non sfruttare le debolezze del tuo avversario. Non giudicare il tuo avversario più severamente di te stesso. Fidati del tuo avversario. Non costringere a nulla l'avversario.
Solo 6 punti...ma superconcentrati.
Per me che sono dislessica, la parte in neretto la leggevo così: spesso i forti sono meno rigidi di quanto si creda...
Ecco appunto. anche quello.
Riporto cosa dice sulla risoluzione dei conflitti.
Il Mahatma aveva 6 regole.
1. Non rimandare i conflitti. Agisci subito. Agisci per il tuo gruppo. Agisci per convinzione. Non cercare compromessi apparenti. Non cercare attenuanti.
2. Affronta il conflitto in modo positivo. Considera i conflitti come una possibilità di incontrare il tuo avversario. Considera i conflitti come la possibilità di cambiare qualcosa. Considera i conflitti come una possibilità di cambiare te stesso.
3. Stabilisci con precisione i termini del conflitto. Chiarisci i tuoi obiettivi.chiarisci gli obiettivi dell'avversario. Sottolinea gli obiettivi comuni e compatibili. Considera che anche tu puoi sbagliare.
4. Rinuncia alla violenza. Rinuncia alle parole e agli atti offensivi.
Agisci apertamente, non di nascosto. Non collaborare con persone o strutture che causano il male.
5. Cerca di comprendere il tuo avversario. Distingui tra avversione e avversario. Distingui tra la persona e ciò che rappresenta. Cerca di immedesimarti nella situazione del tuo avversario. Sii flessibile nell'inquadrare partiti e persone. Spesso i fronti sono meno rigidi di quanto si creda.
6. Sii magnanimo. Non sfruttare le debolezze del tuo avversario. Non giudicare il tuo avversario più severamente di te stesso. Fidati del tuo avversario. Non costringere a nulla l'avversario.
Solo 6 punti...ma superconcentrati.
Per me che sono dislessica, la parte in neretto la leggevo così: spesso i forti sono meno rigidi di quanto si creda...
Ecco appunto. anche quello.