Secondo Campbell e Feher (1990) le persone con un'elevata autostima si presentano agli altri utilizzando in prevalenza aggettivi positivi; quelle con una bassa autostima utilizzano in prevalenza aggettivi negativi suscitando nei propri interlocutori immagini poco favorevoli.
Baumgardner (1990) sostiene che le persone con bassa autostima in genere impiegano più tempo degli altri nel parlare di sé, lo fanno con un certo imbarazzo e non sempre riescono convincenti quando descrivono qualità effettivamente possedute.
Durante l'ultimo laboratorio di personal branding - selfmarketing ho notato forti resistenze a saper/poter/voler parlare in accezione positiva di se.
L'esercizio era veramente semplice: individua i tuoi punti di forza.
La tipologia di domande che ne è scaturita mi ha fatto riflettere a quanto siano, di nuovo, determinanti i nostri genitori, nella stima di se.
"Chi ti credi di essere", piuttosto che l'opposto e cantilenato (spesso immotivato) "quant'è bello, intelligente mio figlio/a ".
Il risultato è che dire cosa è bello ci fa sentire presuntuosi. dire in cosa si è bravi, noiosi.
Quello che ho visto io che sebbene con il "permesso genitoriale" (ovvero in quel momento la figura del docente ne svolge la funzione) le persone continuano a non sapere.
Non sapere e non riconoscere, o forse, mi auguro, solo il non saper riconoscere, gli aspetti positivi di se.
E questa è un'ottima base di partenza per costruire sulla propria autostima.
In cosa ti piaci?
Baumgardner (1990) sostiene che le persone con bassa autostima in genere impiegano più tempo degli altri nel parlare di sé, lo fanno con un certo imbarazzo e non sempre riescono convincenti quando descrivono qualità effettivamente possedute.
L’immagine che abbiamo di noi si riflette agli altri
Durante l'ultimo laboratorio di personal branding - selfmarketing ho notato forti resistenze a saper/poter/voler parlare in accezione positiva di se.
L'esercizio era veramente semplice: individua i tuoi punti di forza.
La tipologia di domande che ne è scaturita mi ha fatto riflettere a quanto siano, di nuovo, determinanti i nostri genitori, nella stima di se.
"Chi ti credi di essere", piuttosto che l'opposto e cantilenato (spesso immotivato) "quant'è bello, intelligente mio figlio/a ".
Il risultato è che dire cosa è bello ci fa sentire presuntuosi. dire in cosa si è bravi, noiosi.
Quello che ho visto io che sebbene con il "permesso genitoriale" (ovvero in quel momento la figura del docente ne svolge la funzione) le persone continuano a non sapere.
Non sapere e non riconoscere, o forse, mi auguro, solo il non saper riconoscere, gli aspetti positivi di se.
E questa è un'ottima base di partenza per costruire sulla propria autostima.
In cosa ti piaci?
In cosa sei capace?
In cosa ti sorprendi?
Qualche mese fa al corso di teatro o videocounseling, non ricordo, mi hanno filmato.
Avevo i capelli spettinati, la faccia un po' stanca.
Ma forse per la prima volta ho visto i miei occhi come quelli di un cartone animato.
Tenerissimi e simpatici. sinceri.
e questa cosa di me mi è piaciuta un sacco.
Qualche mese fa al corso di teatro o videocounseling, non ricordo, mi hanno filmato.
Avevo i capelli spettinati, la faccia un po' stanca.
Ma forse per la prima volta ho visto i miei occhi come quelli di un cartone animato.
Tenerissimi e simpatici. sinceri.
e questa cosa di me mi è piaciuta un sacco.
Mi ci riconosco in quello che scrivi.Non riesco mai a dire cose positive di me, perché mi sembra di essere presuntuosa e temo sempre che dietro l'angolo ci sia qualcuno che mi sussurra alle spalle 'Ma chi si crede di essere questa?'. Temo molto il giudizio altrui...Inoltre, benchè io, nella mia vita, abbia raggiunto obiettivi molto positivi prima nello studio, poi nel lavoro ed ora professionalmente ho pure un buon ruolo, ben pagato...l'ammirazione e la stima dei miei capi...mi sembra sempre di non fare granchè, come se...in fin dei conti...stia facendo qlsa di poco valore, che non vale niente, solo la sopravvivenza...e vivo sempre nell'ombra, senza farmi notare troppo.E ancora...se mi viene rivolto un complimento, non ci credo fino in fondo,...temo sempre che ci sia il secondo fine...
guarda, ti dico solo che da venerdì lo specchio dei miei ha cambiato luce.no, anzi, l'ho cambiata io. dentro.e il mondo se ne accorge.e tu hai degli occhi bellissimi.
I tuoi occhi ridono, ma non perchè sorridi nella foto che hai postato. Ridono. hanno una luce dentro che li fa ridere...
Tu sai in cosa mi piaccio. Sai anche in cosa sono convinto di essere capace. Mi sorprendo invece di essere qui, davanti al monitor, a guardare i tuoi occhi... con i miei.
ecco spiegato il motivo della mia adolescenza da sfigata.non fa una grinza.
Autumn...inizia a rispondere a quella voce...ad alta voce...poi vediamo cosa succede.
Traffic...immagina cosa ci succederà a mettere insieme i nostri occhi!! grandissima donna. LOVEU. si può dire ti amo nel mio blog?
BJ...grazie
Maddie....lo dicevo io che era un problema di lampadine.....;)))
Silvio alias Fenice. No. non so nulla di quello che ti piace e dubito di aver mai saputo cosa ti sia davvero piaciuto e soprattutto cosa ci trovi dopo 10 anni o forse più (sono convinta che i conti li tieni benissimo) a cercarmi.Il tempo è passato. E non torna più indietro.così non tornerò neanche io.
Evin...lo so...eravamo entrambe spettinate. Io spesso anche senza borsetta (imperdonabile, pare).ed oggi non importa niente di ciò che ho costruito perchè non so tagliare le torte!!Maddie sa. ne abbiamo parlato a notte fonda. lei, credo, stupita esterefatta del racconto.quando riitrovo le forze, lo racconto anche io di nuovo. per il momento...... velo pietoso......
Quante volte sotterriamo il nostro vero io sotto trucco, sotto capelli perfetti, sotto vestiti.. e le aspettative, o meglio la ricerca di conferme son lì che aspettano risposte, che a volte, spesso, non arrivano!E invece quando siamo senza trucco, senza tutte queste impalcature artificiali, senza difese, e arriva un complimento o uno sguardo che è stato attirato proprio da noi, è sempre una sorpresa che entra dentro e lì resta, e sarebbe bello ricordarsele queste conferme non richieste.., tenerle a caldo.
Zaira io con i capelli perfetti non ho nessuna speranza ;)))è bellissimo sì amare i propri occhi e amarsi attraverso di loro. guardarsi, piacersi, approvarsi.le conferme più belle arrivano prima dentro di noi.
anch'io ero spettinata...a dire la verità lo sono ancora adesso.e pure senza borsetta, pure. :)quella sera ero esterrefatta ed amareggiata. e con la voglia di dire (e ti sto guardando negli occhi mentre lo scrivo), che sono allibita dal fatto che ci siano persone con le tue capacità, interiori, e oggettive, che possono essere messe in discussione in modo così doloroso.io a te farei tagliare tutte le torte che vuoi.anzi facciamo così: se mai dovessimo incontrarci io la torta la compro (che è meglio che non la faccia) e tu la tagli. per tutte.cancella pure il commento se vuoi. intanto lo hai letto.
soprattutto dal punto di vista professionale non credo di essere brava in qualcosa in particolare è da questa cosa infatti che molti dei miei guai sono anche nati..eh si perchè piuttosto che mostrarmi forte e capace mi sono mostrata debole e le persone ne hanno approfittato..ora come ora ho piu paura di prima..e se dovessi trovare un lavoro non credo che sarei capace di giocare in modo diverso..in piu diciamo che l'educazione dei miei genitori ( tu nn sei capace, le cose in base all'etica si fanno cosi e cosa e non come fai tu, sei la solita ecc) non ha aiutato...da questo deriva la mia rabbia e anche se sto facendo un percorso non riesco ancora a gestirla e tutto avolte mi sembra come prima...arrabbiata e ferita...baciodany
Credo di non avere una grande autostima. Esempio banale: tendo a specchiarmi ovunque per controllare se sono a posto o ancora meglio,cerco di vedermi come mi vedono gli altri in quel momento. I complimenti mi fanno piacere ma mi mettono in grande imbarazzo,persino quando è mio marito a farmeli. Mi preoccupo troppo di quel che pensano gli altri e spesso mi sento in competizione. Sono irrecuperabile?
adat...dalla tua ultima domanda immagino che stimi molto me...e mi fa piacere.vedi com'è semplice prendersi i complimenti?piano piano..ascoltare i complimenti e poi sentirsi in imbarazzo significa non farseli entrare veramente dentro. a nutrirci, coccolarci..innalzarci. puoi depositare le armi della competizione? rilassati.distenditi. chiudi gli occhi e respira.e mentre respiri ti accorgi che una persona a te cara ti sta per accarezzare. la sua carezza è tutto quello che puoi desiderare in questo momento. lasciaglielo fare, fai entrare quel calore dal tuo viso al tuo cuore.prenditi tutto il tempo che ti serve per godere questa carezza.e' solo per te. sincera.vera. (possibile che vengano su lacrime, lascia pure che scorrano) tu intanto prenditi la carezza.respira...e con il tuo tempo.. respira e poi apri gli occhi.se ti va, prendi un foglio di carta e scrivi quali emozioni ti ha dato questa visualizzazione. chi era la persona che ti ha accarezzato. puoi anche disegnare un simbolo che ha significato di ciò che hai visto e poi dai un titolo al disegno."TUTTO IL BENE CHE TI VOGLIO"questo è il titolo che mi è venuto in mente mentre scrivevo..fammi sapere se ti va com'è andata. qualcuno in questi commenti ha seguito una mia indicazione con la musica e le è piaciuta tanto, pare. ovvio....l'invito a chiudere gli occhi ed immaginare quale carezza arriva è valido anche per le altre.torno a lavorare, bacio a tutte.
@adat: fidati. ;)
Dany...mi rendo conto. ormai è da qualche mesi che mi scrivi ed un pò mi riesce immaginare alcune cose.quello che posso dirti che ad un certo punto la rabbia va scaricata e mollata, altrimenti viviamo sempre incolpando il passato.sarebbe come camminare guardando indietro...immaginati quante porte in faccia. e la gente che ti vede ti scansa (ovvero ti evita) e quella che non ti evita, si arrabbia con te perchè non segui le regole che seguono tutti camminando.insomma...spero che tu colga la metafora.;)
...cmq credo che il confronto con le eprsone che scrivono qui possa sempre aiutarmi..un bacio a tutte!dany
si Dany...a volte il confronto aiuta.quando c'è rispetto ed ascolto aiuta. perchè si riconosce l'altro come parte di se. non come antagonista o nemico.si riprende in mano la propria responsabilità. e ci si prende tutte, idealmente, per mano.sentendosi meno sole, e più forti. il potere della condivisione.
Ciao, eccoli i tuoi occhi, io li ho messi perchè credo che a guardarli si apre un mondo di emozioni, sentimenti, pensieri.... era il modo più sincero di aprirmi a voi... anche a te. Un abbraccio!
9maggio...sono d'accordo. anch'io emozionata spesso in questa community.
In qeusto post ci sguazzo come un'ochetta dentro la vasca. quante cose da dire.1. perché i condizionamenti sociali ci inducono a sopravvalutarci o sottovalutarci. e per condizionametni intendo tanto i genitori quanto le istituzioni di socializzazione secondaria. Si sa che "ogni scarrafone è bello a mamma so" (si scrive così?) ma quante volte poi, ciascuno di noi, pieno delle belle parole dei nostri cari, si trovano a capitombolare al contatto con la realtà esterna?2. e che dire dei processi di individuazione e separazione che raggiungono il loro acme in adolescenza? talvolta piccole sconfitte o grandi successi (per l'età si intende) ci permettono di costrurci attorno una immagien di noi stessi che, più o meno come corazza e come maschera, ci proteggono e ci "portano" a spasso negli anni e nei diversi mondi con cui entriamo in contatto.3. quente più poi sono le modlaità di sperimentarsi, tanto più sono le opportunità di costruire un Sè complesso, che è a minro rischio di minor autostima. Non mi ricordo chi, sosteneva che un concetto di sè complesso non solo ci permetet di affrotnare meglio gli stress ma anche di guarire più in fretta e di ammalarci meno. Se io mi percepisco solo come donna, che fa x lavoro, legata a y persona, che ha z capacità inevitabilmente accuserò un calo di autostima maggiore rispetto alla persona che si percepisce come donna, amica di, che lavora a, che è compagna di, che sa fare.., che è interessata a.. , che lotta per... Insomma: una migliore definizione e un maggiore ampliamento dei nostri limiti e capacità ci permette di dimostrare davvero quanto valiamo.Innanzi tutto a noi stessi.Perdonami per questo sfogo poco chiaro, ma vorrei dire tante cose e ho scritto e riscritto qeusto commento diverse volte, tra un cliente e l'altro.
Gdn...mi arriva...non so se come lo intendevi tu ma mi arriva.Edo proprio l'ultima volta ha parlato di sistema immunitario della personalità....tosto a digerire. sarà che anche adesso, ho il febbrone, e anche io, ta un cliente e un altro e la prossima seduta è alle 19.30!! lo scarrafone è bell a mamma soia...e l'incredibile (esce in tanti contesti) che molte persone se lo sono sentiti dire proprio ppochino, magari meritandolo pure.queste sono le OMISSIONI e poi ci sono anche le COMMISSIONI che non è andare per negosi, ma commettere soprusi, dire cattiverie e inciderci l'anima del profondo.ma dopo aver detto "grazie mamma, grazie papà" per il bene e il male, gli errori e le omissioni....volgersi avanti e diventare responsabili del proprio oggi e domani.bisou
Direi che t'è arrivato pur nella confusione dle mio esprimermi. che poi, proprio ora, sono arrabbiata. Ho appena litigato.
Ho appena letto il tuo consiglio e desidero provarci. Ti farò sapere.Potrei suggerirti un altro argomento che m'interessa? La paura del futuro...sarà la fatidica crisi di mezz'età?Ciao e grazie.
mi piacio nel mio fantasticare, nel mio fare sogni ed entusiasmarmi per loro, mi piaccio quando incontro le persone e il mio entusiasmo nell'ascolto...mi piace portarmi a casa il volto delle persone che ho incotrato e le loro storie..per poi sorprendermi a pensarle mentre sto facendo completamente dell'altro..mi piace quando lavoro a dei progetti con altre persone che hanno volgia di condividere con me dei sogni e assistere alla magia che accade ogni volta: quella delle idee che si fondono insieme e che fanno diventare realtà i sognimi piaccio quando gioco coi miei nipoti, quando parlo con loro, quando ci scambiamo i nostri punti vistami piaccio, anzi sono fierissima, quando trovo il tempo di andare alla spiaggia con il mio cane nella mia città e mi dico quanto sono fortunatami piaccio quando mi dico quanto sono fortunata a poter seguire i miei interessie a poter fare anche cose completamente inutili...per gli altri e preziosissime per me...mi piaccio quando sono sincera con gli altri anche a costo di deluderli...mi piaccio ora che sto facendo questo esercizio! ;)))grasssieeeee
Grazie a te Fedea me è piaciuto mentre ti leggevo.